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Roma caccia 160 profughi ucraini, Caserta li accoglie: sono donne e bambini scappati dalla guerra

Saranno accolti in alcune strutture della provincia

La provincia di Caserta accoglie parte dei 160 profughi ucraini mandati di via da Roma, quasi esclusivamente madri sole con minori scappate dai bombardamenti della guerra. Per oltre il 60% dei casi si tratta di bambini e ragazzi che per quasi dieci mesi, ossia da marzo 2022, a Spinaceto, quartiere a sud del Grande raccordo anulare. Ma ora non possono più restare lì. Il 29 dicembre scorso, infatti, la protezione civile regionale ha comunicato la chiusura della prima fase di accoglienza. Il risultato? 160 persone "smistate" nelle zone vicine come Caserta, Napoli, Salerno ma anche Viterbo e Pomezia.

Profughi che dopo il trauma della guerra e della fuga aveva trovato un quartiere che non solo li aveva accolti ma, in dieci mesi, anche integrati. "In questo periodo - racconta la presidente di 'Donne for peace' - le famiglie hanno iscritto i figli a scuola tanto che hanno interrotto la didattica a distanza con gli istituti ucraini e iniziato a studiare esclusivamente qui a Roma. Imparano l'italiano, si formano, ci sono donne che hanno trovato un lavoro, vanno in parrocchia. Ci è stato detto che anche altrove ci sarà la scuola, verrà fatta l'alfabetizzazione, ci sarà l'assistenza psicologica. Ma queste cose le facciamo già qui, gratis, con lo sforzo delle istituzioni locali e delle associazioni. Si scombinano le vite di persone che finalmente avevano trovato stabilità e serenità dopo tanti traumi".

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