La Procura accende i riflettori su Castel Volturno: "Un pool di magistrati ad hoc"
L'annuncio del Procuratore Pierpaolo Bruni dopo il maxi blitz dei carabinieri
"Massima è l'attenzione di questa Procura su Castel Volturno. Si tratta di un unicum geo criminale dove la lente di ingrandimento deve essere posizionata in maniera costante. Proprio per questo motivo è stata prevista la creazione di un pool di magistrati, che si occupi in maniera mirata di Castel Volturno. Se ne occuperà sotto molteplici profili di reato da quelli predatori, a quelli legati agli ambienti della droga, a quelli in materia ambientale e a quelli legati alla pubblica amministrazione. L'auspicio è quello di creare uno strumento efficace in modo da restituire la città ai cittadini sottraendola alla criminalità". Sono le dichiarazioni del Procuratore Capo di Santa Maria Capua Vetere Pierpaolo Bruni, rese a margine della conferenza stampa indetta a seguito dell'esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip Daniela Vecchiarelli nei confronti di 13 soggetti ritenuti responsabili di plurimi episodi di spaccio avvenuti a Castel Volturno.
Il pool di magistrati ad hoc sarà coordinato dal Procuratore Capo Bruni ed i due aggiunti, Carmine Renzulli e Antonio D'Amato. L'idea della Procura sammaritana è quello di creare una sorta di sistema distrettuale con focus su Castel Volturno in modo tale che si eviti che le notizie di reato raccolte dalla Procura anzichè disperdersi tra 25 sostituti procuratori si concentrino nelle mani di pochi. L'intento è quello di favorire la sinergia tra lo stesso Ufficio di Procura, il territorio e le forze dell'ordine.
La scelta di istituire il pool è nata dalla necessità di avere un maggiore controllo del territorio anche in virtù della presenza di 10.0000 cittadini extra comunitari immigrati ed oltre 500 detenuti che scelgono la città del litorale per scontare la loro pena, secondo quanto emerge dai dati forniti dalla Questura di Caserta a fine dicembre scorso.
