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Il Ponte Vapore riaperto alle auto 20 mesi dopo il sequestro

Sequestrato a febbraio 2020 dopo un tentativo in extremis della Procura di evitare la chiusura totale

Prima le chiusure precauzionali, poi quella definitiva, arrivata nel febbraio 2020 su richiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere che aveva capito come, il Ponte Vapore, fosse un rischio troppo grande per garantire la sicurezza delle migliaia di automobilisti che quotidianamente lo utilizzano. Oggi, a quasi due anni di distanza, il Ponte Vapore è stato finalmente riaperto dopo i lavori di messa in sicurezza.

Il Ponte Vapore è un cavalcavia veicolare, posizionato al Km 222+797 della linea fevvoriaria Napoli - Cassino. Che il ponte avesse problemi lo si era capito dopo che la Procura aveva nominato, a seguito di una segnalazione relativa alla vetustà della struttura, due consulenti tecnici, i quali all'esito di complesse indagini, realizzate in sinergia con la Rete Ferroviaria Italiana, per la caratterizzazione geometrica e meccanica della struttura nonché per le successiva analisi strutturale di tipo analitico, finalizzata alla valutazione della sicurezza e vulnerabilità, avevano concluso che, nonostante lo stato di degrado, non versava in una condizione di collasso ma si presenta inadeguata a fronteggiare i carichi verticali e quelli sismici. Sono stati pertanto sollecitali urgenti ed idonei provvedimenti tesi garantire l'esercizio dell'opera in sicurezza.

In alternativa alla completa chiusura del cavalcavia al traffico veicolare, in attesa della realizzazione di opportuni interventi di miglioramento o adeguamento strutturale che possano rendere lo stesso pienamente rispondente alle vigenti prescrizioni di nonna relative ad analoghe opere di nuova realizzazione, i Consulenti hanno consigliato l'adozione di idonee limitazioni dei carichi da traffico agenti sulla struttura, mediante l'installazione di idonee barriere atte a ridurre la carregiata della struttura, nonché di idonea segnaletica luminosa verticale per regolare il traffico.

In un primo momento si era ritenuto “accettabile” il passaggio di soli veicoli aventi massa a pieno carico inferiore a 3.5 tonnellate. Una tale limitazione del traffico veicolare, per effetto dell'allontanamento dei veicoli dal margine della sede stradale, avrebbe consentito di risolvere anche la problematica legata alla non adeguatezza delle barriere laterali per un tempo dell'ordine dei 12-24 mesi, fino alla realizzazione di un intervento definitivo di adeguamento della struttura. Ma le ordinanze adottate dai sindaci che si sono succeduti a Maddaloni non sono bastate e la Procura è passata all’azione, chiedendo ed ottenendo il sequestro del Ponte. Che oggi, dopo 20 mesi, è stato finalmente riaperto al transito automobilistico.

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