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Sabato, 27 Aprile 2024
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L'impatto delle polveri sahariane sulla qualità dell'aria: 6 sforamenti in 4 giorni nel casertano

I valori limite delle pm10 superati a Maddaloni e nel Capoluogo

Le polveri sahariane stanno avendo ripercussioni sulla qualità dell'aria in provincia di Caserta con il superamento dei valori limite di polveri sottili pm10 registrate dalle centraline di monitoraggio installate sul territorio. Lo conferma l'Arpa Campania.

Nell'intervallo compreso tra il 20 ed il 25 luglio si sono registrati ben 6 superamenti: 4 registrati dalla centralina ubicata alla Settembrini di Maddaloni (con un picco di 70 nella giornata del 24 luglio) e due nelle centraline del Manzoni e della De Amicis a Caserta (entrambe registrate il 24 luglio).

"L’afflusso di polveri naturali ha determinato un incremento delle concentrazioni di PM10. Difatti gli strumenti di misura del PM10 al suolo gestiti da Arpac hanno misurato nell’intervallo 20 luglio – 25 luglio 2023 aumenti delle concentrazioni orarie favoriti dalle condizioni meteoclimatiche caratterizzate dalla presenza di ventilazione dai quadranti meridionali - si legge in una nota diramata dall'Arpac - Dai dati complessivi misurati e pubblicati sul bollettino quotidiano qualità aria sono stati osservati superamenti del limite giornaliero di 50 microgrammi/metro cubo nei capoluoghi Napoli, Caserta, Salerno, Benevento e nella conca Aversana-Nolana-Acerrana. Si registra dunque uno scenario di superamenti diffusi, a cui fa eccezione il comune di Avellino dove l’evento, pur non essendosi ancora tradotto in una media giornaliera che ecceda i limiti di legge, è risultato comunque significativo". 

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