Scure sul Pnrr, nel casertano a rischio progetti per 263 milioni di euro
Il definanziamento di 9 misure da parte del governo riguarda oltre il 44% delle risorse assegnate ai comuni di Terra di Lavoro
Il taglio del Pnrr da parte del governo, con nove misure definanziate, colpisce anche la provincia di Caserta. In Terra di Lavoro sono finiti sotto la scure della proposta dell'esecutivo 263,04 milioni di euro, circa il 44% dei 597,18 già assegnati.
Emerge da un'analisi di Openpolis che ha reso note le risorse "tagliate" per territorio. A livello nazionale sono a rischio, dunque, progetti 36,5 miliardi di euro e che riguarda progetti inizialmente finanziati con i fondi del Pnrr e che adesso dovranno essere ricollocati sotto altre voci di spesa. Il governo ha giustificato questa scelta spiegando che si tratta di investimenti che in gran parte finanziano progetti in essere. Cioè ideati prima dell’avvio del Pnrr e spesso non in linea con vincoli e criteri richiesti dall’Ue. Oltre a progetti che per come sono stati ideati rischiano di non essere completati entro il 2026.
In valori assoluti, il territorio maggiormente penalizzato da questa decisione del governo è quello di Napoli (824,8 milioni), seguito da quello di Roma (718,3 milioni) e Torino (493,6 milioni). Se però consideriamo la percentuale di fondi “persi” rispetto a quanto inizialmente previsto, possiamo osservare che il danno più significativo lo fa registrare la provincia di Pistoia (-67,7%). Seguono le provincie di Biella (-66,7%) e Alessandria (-65,1%).
Nei giorni scorsi sulla questione era intervenuto anche il sindaco di Casal di Principe Renato Natale che aveva parlato del taglio dei fondi per i progetti di valorizzazione dei beni confiscati (complessivi 300 milioni di cui 41 milioni assegnati alla provincia di Caserta per 29 progetti finanziati e che ora rischiano di essere esclusi).
