Pasticcio sul concorso Asl: candidato vince ricorso ma il suo posto è già stato assegnato

Un concorso svolto, un candidato escluso, le assunzioni fatte ed una sentenza che mette tutto in bilico. E’ un pasticcio tutto all’italiana quello che vede coinvolto l’Asl di Caserta e che rischia di creare un precedente non di poco conto.

La vicenda è quella relativa al concorso per dirigente avvocato indetto a fine 2017 dall’azienda sanitaria di Caserta che verrà avviato solo l’anno successivo. Per partecipare al concorso, che prevedeva tre assunzioni, viene richiesta una esperienza quinquennale, maturata prima della pubblicazione del bando. Un candidato, però, viene escluso perché la sua iscrizione all’albo risale al 2017 ed ha presentato lo stesso la domanda, facendo leva sul praticantato svolto fin dal 2011. L’Asl non lo accetta e lo escluso. Lo stesso fa anche il Tar Campania che, prima, lo ammette con riserva al concorso, poi respinge definitivamente il suo ricorso.

Il concorso va avanti, ma il candidato escluso non si arrende. Presenta ricorso al Consiglio di Stato che, con una sentenza che rischia seriamente di “far giurisprudenza”, decide di ammetterlo, accettando, come requisito, il praticantato svolto prima di diventare effettivamente avvocato ed anche la pratica svolta presso “studi professionali privati aventi contenuto analogo a quello previsto”.

Ergo, il candidato viene ammesso alla prova orale ed all’Asl spetta anche inserirlo in graduatoria all’ottavo posto. E qui nasce il “pasticcio”. Perché intanto l’azienda sanitaria casertana aveva provveduto a scorrere la stessa ed ha assunto, oltre ai 3 dirigenti previsti dal concorso, altri cinque candidati. Ergo, ora l’ottavo sarebbe il ricorrente vincitore al Consiglio di Stato, che dovrebbe prendere il posto di un’altra candidata che, intanto, è stata già assunta e sta lavorando per l’Asl di Caserta.

Come si districherà la matassa adesso? Una domanda a cui, negli uffici dell’Asl, non sono ancora riusciti a rispondere.