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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Santa Maria Capua Vetere

Pannone bacchetta Russo: "Omissioni nella gestione dell'emergenza"

L'ex presidente del Coa lancia accuse al successore sulla chiusura delle aule e sulla Cassa Forense

"Ho appena chiuso alle mie spalle la porta di accesso ai locali del COA e, unitamente ai collaboratori di Segreteria (encomiabili) ci siamo dati un arrivederci 'abbandonando' gli uffici che ci hanno visti presenti anche in questi ultimi giorni".
Così comincia la lunga lettera del Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua Vetere, Adolfo Russo, inviata a tutti gli avvocati del foro sammaritano.

Il Consigliere Ottavio Pannone, appena ricevuta la nota, non esita a contestarla rappresentando il suo rammarico per l’iniziativa presa, con l'abbandono degli uffici, e l’annuncio di un “arrivederci" (senza neanche precisare se gli uffici restano aperti "de remoto"). Drastica decisione, in un momento così delicato, che viene assunta autonomamente, senza neanche consultare tutti i Consiglieri che pure si erano preoccupati di mettere in luce una serie di emergenze, a tutela della intera categoria.

Ed infatti l’avvocato Ottavio Pannone, nella nota indirizzata al Presidente Russo, non si esime dal ricordare: "Sei rimasto sordo ad ogni nostra iniziativa in merito alla gestione delle udienze, già in periodi non sospetti - si legge nella replica di Pannone - Hai disatteso ogni iniziativa sulla chiusura immediata delle aule, pur da noi sollecitata. Eviti di prendere posizione in un momento estremamente critico per la Classe, quando il Presidente del CNF (finalmente!) viene "decapitato", nel rispetto delle leggi. E così facendo mancare la voce di Santa Maria Capua Vetere. Nulla hai contestato a Cassa Forense, in merito alle "povere e scarne" decisioni circa un rinvio dei versamenti al 30 settembre; ancora una volta "cestinando" i miei suggerimenti laddove, proprio nella occasione del 12 marzo scorso ti chiedevo, tra le altre cose, di intervenire presso Cassa per disporre concrete iniziative e tutele, a favore degli Avvocati (ed in particolare per i più giovani e per i meno abbienti). E che dire del disastroso silenzio sui provvedimenti del Ministro della Giustizia, laddove persistono potenziali gravi responsabilità in danno degli avvocati, nella mancanza di precise disposizioni normative".

Insomma, Pannone, nell’esprimere il suo disappunto, rinnova i suoi inviti al Presidente perché si renda parte attiva per intervenire, "non essendo giustificata una omissione sugli argomenti evidenziati".

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