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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Casaluce

Pannelli solari della 'discordia' sulla scuola da abbattere

La società aveva fatto ricorso al Tar, trovato ora un accordo con il Comune

Dopo una lunga battaglia giudiziaria si è arrivata ad una transazione tra il Comune di Casaluce guidato dal sindaco Francesco Luongo e la Star Energia, la società che ha in concessione la superficie dei lastrici solari di alcuni immobili comunali, sui quali sono installati una serie di sistemi fotovoltaici, tra i quali rientra quello insistente su due plessi della scuola elementare di via Marconi, plesso oggetto di un rilevante finanziamento pubblico finalizzato alla sua demolizione e ricostruzione, per il quale il Comune ha già proceduto all’appalto dei relativi lavori che i lavori sono in corso di esecuzione. La ‘guerra’ in tribunale è partita proprio perché per il Comune “è necessario provvedere allo smontaggio dell’impianto fotovoltaico di proprietà di Star installato sul lastrico solare della stessa scuola”.

Si è arrivati anche dinanzi al Tar della Campania ma le parti sono riuscite, prima della sentenza, a raggiungere un accordo che prevede praticamente il pagamento a spese del Comune dei pannelli presenti sul lastrico solare della scuola Guglielmo Marconi, in presenza di un delegato tecnico della Star. Smontati i pannelli, gli stessi saranno riconsegnati alla società che provvederà al trasporto ed allo stoccaggio a sua cura e spese, salvo l’obbligo del Comune di riconoscere a Star un importo a titolo di contributo per lo stoccaggio pari mille euro per ogni dodici mesi. L’Ente si obbliga, a sua cura e spese, a provvedere al rimontaggio dei medesimi pannelli, che saranno riconsegnati da Star direttamente in loco, al termine dei lavori di demolizione e ricostruzione della scuola Marconi, ossia entro tre anni dalla consegna del cantiere alla ditta appaltatrice dei lavori di demolizione e ricostruzione del plesso scolastico.

Qualora però dovessero passare più di 3 anni il Comune dovrà sborsare 39mila per “il lucro cessante derivante dalla mancata produzione di energia elettrica per l’intero triennio trascorso. Inoltre, dal giorno successivo, il Comune dovrà corrispondere a STAR l’importo giornaliero di mercato derivante dalla mancata produzione di energia elettrica fino all’effettivo rimontaggio dei pannelli”. Ricordiamo che stiamo parlando di una opera pubblica dal costo complessivo di oltre 4 milioni di euro interamente finanziato dalla regione Campania e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Un progetto fortemente voluto dalle passate amministrazioni che adesso Luongo sta avendo tra le mani e che dovrà e potrà portare a compimento prima della chiusura della sua attività consiliare visto anche il pregiudizio che comporterebbe non finire i lavori in 3 anni.

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