Pannelli solari della 'discordia' sulla scuola da abbattere
La società aveva fatto ricorso al Tar, trovato ora un accordo con il Comune
Dopo una lunga battaglia giudiziaria si è arrivata ad una transazione tra il Comune di Casaluce guidato dal sindaco Francesco Luongo e la Star Energia, la società che ha in concessione la superficie dei lastrici solari di alcuni immobili comunali, sui quali sono installati una serie di sistemi fotovoltaici, tra i quali rientra quello insistente su due plessi della scuola elementare di via Marconi, plesso oggetto di un rilevante finanziamento pubblico finalizzato alla sua demolizione e ricostruzione, per il quale il Comune ha già proceduto all’appalto dei relativi lavori che i lavori sono in corso di esecuzione. La ‘guerra’ in tribunale è partita proprio perché per il Comune “è necessario provvedere allo smontaggio dell’impianto fotovoltaico di proprietà di Star installato sul lastrico solare della stessa scuola”.
Si è arrivati anche dinanzi al Tar della Campania ma le parti sono riuscite, prima della sentenza, a raggiungere un accordo che prevede praticamente il pagamento a spese del Comune dei pannelli presenti sul lastrico solare della scuola Guglielmo Marconi, in presenza di un delegato tecnico della Star. Smontati i pannelli, gli stessi saranno riconsegnati alla società che provvederà al trasporto ed allo stoccaggio a sua cura e spese, salvo l’obbligo del Comune di riconoscere a Star un importo a titolo di contributo per lo stoccaggio pari mille euro per ogni dodici mesi. L’Ente si obbliga, a sua cura e spese, a provvedere al rimontaggio dei medesimi pannelli, che saranno riconsegnati da Star direttamente in loco, al termine dei lavori di demolizione e ricostruzione della scuola Marconi, ossia entro tre anni dalla consegna del cantiere alla ditta appaltatrice dei lavori di demolizione e ricostruzione del plesso scolastico.
Qualora però dovessero passare più di 3 anni il Comune dovrà sborsare 39mila per “il lucro cessante derivante dalla mancata produzione di energia elettrica per l’intero triennio trascorso. Inoltre, dal giorno successivo, il Comune dovrà corrispondere a STAR l’importo giornaliero di mercato derivante dalla mancata produzione di energia elettrica fino all’effettivo rimontaggio dei pannelli”. Ricordiamo che stiamo parlando di una opera pubblica dal costo complessivo di oltre 4 milioni di euro interamente finanziato dalla regione Campania e dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale. Un progetto fortemente voluto dalle passate amministrazioni che adesso Luongo sta avendo tra le mani e che dovrà e potrà portare a compimento prima della chiusura della sua attività consiliare visto anche il pregiudizio che comporterebbe non finire i lavori in 3 anni.