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Domenica, 28 Aprile 2024
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L'opposizione rischia la 'decadenza' in blocco, la proposta arriva in Consiglio

L'iter dopo le assenze nel 2022 per protesta contro gli orari di convocazione delle assemblee: "Caso unico in Italia, vergogna assoluta"

Nel prossimo consiglio comunale di Cesa si discuterà la proposta di decadenza dalla carica di consiglieri comunali dell’intero gruppo di minoranza ‘Uniti per Cesa’, formato da Ernesto Ferrante, Carmine Alma, Paola Verde e Amelia Bortone. Sarà poi votata in una nuova Assise dopo 10 giorni in assenza degli interessati.

Le seduta è in programma il 14 novembre alle 9:30. L’avvio dell’iter parte dal marzo del 2023, in merito alle assenze del gruppo nelle sedute consiliari convocate fra marzo e luglio del 2022. Una scelta, come spiegò in più occasioni, dovuta alla volontà di manifestare dissenso politico. Una forma di protesta, a dire del collettivo, contro le continue convocazioni di mattina delle assemblee, in orari in cui i consiglieri di opposizioni non erano disponibili per impegni lavorativi.

“La ritorsione è arrivata, dopo mesi di "avvertimenti", dietrofront, chiacchiere a vuoto, smentite, bugie e silenzi. È un caso unico in Italia. Una vergogna assoluta.  Il colpo di mano arriva ad otto mesi di distanza dall'avvio dell'iter (marzo 2023) e a 15 mesi dall'ultima assenza, adeguatamente motivata come forma di dissenso politico, ad una seduta del Consiglio Comunale, datata addirittura 15 luglio 2022”, dicono da Uniti per Cesa.

“A nulla – dicono - sono valse le missive con le "giustifiche" inviate nei termini previsti e nessuna risposta è stata data alla richiesta di aggiornamento sullo stato dell'iter, inoltrata nel mese di luglio.Il procedimento è stato mantenuto aperto per mesi e mesi al fine di colpire l'opposizione al momento "giusto" e dopo aver messo a posto questioni interne alla maggioranza. Una decisione che appare "ad orologeria" nel momento in cui il confronto su alcuni temi scottanti, il PUC e "Concorsopoli" in primis, si è fatto più acceso e le voci critiche nell'opinione pubblica cesana, rispetto all'operato della maggioranza, iniziano finalmente a farsi sentire in maniera chiara e forte. Evidente appare anche la "concomitanza" con le elezioni provinciali, che conferma certi "accordi" chiusi in stanze nemmeno tanto segrete nel mese di luglio alle spalle dell'elettorato e di chi siede legittimamente in Consiglio comunale, con decoro, schiena dritta, dignità e intransigenza. Logiche e modi di fare "politica" (se così vogliamo definirla) che non ci appartengono minimamente, di cui abbiamo dato puntuale comunicazione a chi di dovere a tempo debito. Si vuole silenziare chi non la pensa come chi si illude di "comandare". "Il favore delle tenebre" non ci piace. I compromessi non ci appartengono. Abbiamo sempre preferito agire alla luce del sole. Così è stato. E così sarà”.

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