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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Santa Maria Capua Vetere

Bilancio, opposizione furiosa: "Un disastro, manca progettualità"

Raffaele Aveta, Italo Crisileo e Danilo Talento contro il documento finanziario

"Quello presentato dall’amministrazione in carica è un bilancio che riteniamo inadeguato sotto ogni profilo, privo di una qualsivoglia idea di futuro, assolutamente inemendabile". Così i consiglieri di “Alleanza per la città - M5S - Verdi”, Raffaele Aveta, Italo Crisileo e Danilo Talento, spiegano la decisione di disertare la seduta del consiglio comunale di Santa Maria Capua Vetere dedicato al bilancio di previsione e ai documenti collegati.

"Non intendiamo - spiegano Aveta, Crisileo e Talento - partecipare a un consesso in cui tutto è già deciso e, oltre tutto, nel peggiore dei modi possibili. Ci rendiamo conto che parlare di “bilancio partecipato”, di coinvolgimento dei cittadini, nell’elaborazione delle linee programmatiche possa essere considerata un’utopia in una città a guida monocratica, ma almeno coinvolgere i consiglieri di minoranza (specialmente quelli del nostro gruppo, assenti dalla commissione bilancio per le solite “manovre di palazzo”) sarebbe stato un segnale di apertura democratica importante. Se i consiglieri di maggioranza ritengono che questo sia il massimo che si possa fare, bene, che diano pure il loro voto favorevole al sesto bilancio di previsione firmato Mirra, sei bilanci che differiscono di poco o nulla tra loro, sei bilanci che nulla hanno portato in termini di progettualità e di quella svolta che i cittadini auspicavano anche quando hanno deciso di ridare fiducia allo stesso sindaco".

"Ci è bastato confrontare - aggiunge Aveta - il piano triennale delle opere pubbliche 2018-20 e quello attuale per renderci conto che sono quasi identici, segno evidente che si tratta solo di una elencazione di interventi che mai verranno realizzati, così come già avvenuto in passato. È poi interessante sottolineare anche quello che scrive lo stesso collegio dei revisori dei conti a proposito delle opere di importo superiore ai centomila euro, la cui prima annualità dovrebbe corrispondere alla previsione per l’esercizio 2022: “Ogni intervento non ha un cronoprogramma con le diverse fasi di realizzazione, a partire dal progetto di fattibilità tecnica ed economica”. Come dire che gli interventi sono stati inseriti nel piano senza avere neanche la minima idea di come potrà essere realizzato e, soprattutto, di quali saranno le fonti di finanziamento".

E ancora il collegio dei revisori dei conti - ricordano Crisileo e Talento - "punta l’indice contro l’assenza di un regolamento per disciplinare gli incarichi affidati, altro elemento che lascia più di una perplessità".

"Quello presentato dall’amministrazione Mirra - conclude Aveta - non è neanche un “libro dei sogni”, perché manca una idea di città futura, un sogno da inseguire, una strategia per cambiare volto a Santa Maria Capua Vetere. Magari fosse un “libro dei sogni”! Vorrebbe dire che qualcuno ha ancora la capacità di sognare. Questo invece è un “libro degli incubi”, privo di interventi seri e concreti per l’ambiente, per il turismo, per la cultura. E questa sarebbe la città che intende candidarsi a “capitale italiana della cultura”? E con quali risorse, con quale progettualità?". 

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