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Museo dell'Asprinio, scoppia la bufera sulla scelta della sede

Il Meetup 5 Stelle getta ombre sulla delibera di giunta

E' scoppiata la polemica a Cesa sulla modalità di scelta della sede del Museo dell'Asprinio. Ad accendere la miccia è stato il Meetup 5 Stelle che ha manifestato il proprio dissenso in merito alla delibera con cui la giunta comunale ha adibito un immobile sito in via Roma ad uso temporaneo del museo. "

"Tutto inizia - si legge nella nota dei 5 Stelle - con avviso esplorativo pubblicato all’Albo pretorio del Comune di Cesa al n. 451 con il quale il responsabile dell’area Affari Generali richiedeva a tutti gli interessati, proprietari di immobili liberi e disponibili nel comune di Cesa di presentare la loro offerta di un immobile in locazione da adibire a “Museo dell'Asprinio”. Successivamente, con la nota protocollata al numero 3136 del 30 marzo 2021, la signora Gelsomina Rao, proprietaria dell’immobile sito in via Roma, manifestava il proprio interesse a concedere in locazione detto immobile per adibirlo a Museo dell’Asprinio. Ed ecco, “inspiegabilmente”, risulta pervenuta all'Ente la sola manifestazione di interesse della signora Gelsomina Rao. Ma quanto costerà tutto questo alla comunità? Altri 2.400 euro (tra canone di locazione, spese registrazione pari al 50% e bolli) sull’intervento 1523/16 del bilancio 2021. Riteniamo che questo provvedimento dovrebbe esser annullato in quanto inopportuno. Altro giro, altra cosa, altri costi per i cittadini di Cesa. Il Comune non è un bancomat".

Non si è fatta attendere la risposta dell'amministrazione comunale, per il tramite del consigliere comunale delegato alla promozione del vino Asprinio, Nicola Autiero. "Se la ricostruzione dei fatti e degli atti è quella riportata, non comprendiamo in cosa consiste la scelta scellerata, moralmente ed eticamente non condivisibile. La giunta comunale ha deliberato l’istituzione del Museo, poi è stata avviata una ricerca di mercato di un immobile sul territorio, per essere sede temporanea. Ha risposto a questo avviso pubblico una sola persona. Perché ciò sarebbe scandaloso? Il Comune può imporre alle persone di partecipare ai bandi? Per altro non erano richiesti requisiti particolari. Per quale ragione, poi, il privato che ha presentato la domanda rende la procedura “non legittima”? Se il Meetup avesse letto con attenzione la delibera, avrebbe notato che l’ente inizierà a pagare il canone di locazione dal primo ottobre. Infine mi chiedo se il Meetup 5 Stelle sia favorevole al Museo, visto che i consiglieri di minoranza eletti con i 5 Stelle non si rivedono nel Meetup".

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