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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità Cellole

Morto dopo l'aggressione di un 17enne: “Baby gang lasciate a se stesse”

Don Maurizio Patriciello: "Adulti hanno abdicato al ruolo di genitori". Borrelli: "Sia fatta giustizia"

La morte di Giovanni Sasso, imprenditore di Cellole, ha scosso tutti. L’uomo è deceduto dopo giorni di agonia in ospedale, aggredito lo scorso 9 giugno presso la sua attività da un 17 enne per aver intimato di allontanarsi oltre che smetterla di sporcare con i gusci di arachidi. 

Per don Maurizio Patriciello, prete anti camorra di Caivano, quello dei ragazzini in preda alla violenza è un problema che nasce a monte. “La banalità del male. La stupida violenza. Baby gang lasciate a se stesse. Adulti che hanno abdicato al ruolo di genitori, educatori. Una società sempre più smarrita. Addio, Giovannni. Il Signore ti accolga in paradiso. E doni ai tuoi cari la sua consolazione”.

"Siamo alla deriva totale. Ma come si fa a morire per una ragione simile? Come si fa ad arrivare alle mani e a una violenza simile per motivi così futili? Un rimprovero può far scattare la furia omicida? Come si fa a sopravvivere in un territorio dove la mancanza di rispetto per il prossimo e per la vita è oramai pari a zero? Oramai si uccide per nulla. Siamo vicini alla famiglia del signor Sasso e chiediamo ancora una volta che ci sia giustizia”, è invece il commento del deputato di Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli.

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