Stop ai mercati, fuga degli ambulanti verso il Lazio per le nuove restrizioni
Bernardo contro la decisione della Regione di sospendere il settore alimentare: "Ci stanno discriminando"
Fuga degli ambulanti dalla Campania. E' uno degli effetti delle limitazioni della zona rossa e della nuova ordinanza del governatore Vincenzo De Luca che ha imposto lo stop anche alla vendita di generi alimentari durante le fiere a partire dalle 15 del 13 marzo.
A rivelare il retroscena è stato il presidente dell'Anva Caserta Sebastiano Bernardo che racconta come molti esercenti "già dalle scorse settimane si stanno trasferendo come spuntisti presso i mercati dei comuni vicinori del Lazio, come ad esempio Formia o Gaeta". Una fuga che rischia di trasformarsi in vero e proprio esodo vista la sospensione anche per il settore alimentare.
"Non comprendiamo tale atteggiamento discriminatorio nei confronti dei mercati - fa sapere Bernardo - Considerato anche il fatto che durante il lockdown (nel decreto di novembre nda) ci era stata concessa l'apertura almeno per gli alimentari. Ci devono spiegare qual è la differenza tra noi ed i supermercati, anche considerando il fatto che la nostra attività si svolge all'aria aperta. Questa è una forma di discriminazione mentre ci vorrebbe equità di trattamento tra i commercianti dei posti fissi e quelli ambulanti".
A ciò si aggiunge la tempestività del provvedimento di De Luca. "Siamo riusciti ad ottenere un giorno in più - prosegue il presidente Anva - Ma non basterà. Molti avevano acquistato merce che per effetto del provvedimento resterà invenduta e che è destinata a deperire".
Infine, Bernardo guarda con preoccupazione al futuro. "Attendiamo i ristori che non sappiamo in che modo arriveranno - spiega - Fino ad oggi siamo riusciti a risparmiare sulla Tosap il cui pagamento riprenderà a fine marzo. Con il decreto legge che sta approvando il Governo il rischio è che non si faranno i mercati, almeno nei primi giorni di aprile, e noi saremmo costretti a pagare per l'occupazione di suolo pubblico. Oltre il danno la beffa. Chiediamo al Governo un anno bianco. Così non possiamo vivere".