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Mensa in ritardo e ticket alti: "Non ci sono soldi". L'opposizione: "Prendano i loro stipendi"

Il costo del pranzo potrebbe essere 4 euro ma non è ancora definita l'intera procedura

A giorni dovrebbe partire la mensa scolastica ad Orta di Atella. Si arriverà sicuramente a novembre con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Gaudino che ha avvisato le famiglie (con figli alla scuola dell’infanzia e alla Primaria) di presentare richiesta al Comune (o alla scuola) con Isee entro il 4 novembre 2022. L’importo del pasto giornaliero sarà di 4 euro (3,95 per la precisione, ma soggetto a ribasso) con il Comune che sta provando però a ‘tagliare’ i costi per le famiglie con una percentuale di compartecipazione a carico dell’Ente.

Sulla questione ne è nata (ovviamente) subito una bella polemica. L’assessore Marilena Belardo ha sottolineato che “avevamo promesso che avremmo cercato fino all’ultimo minuto di intervenire, contribuendo sul costo del ticket mensa e ci siamo riusciti. Attraverso il modulo di iscrizione al servizio, in cui bisogna allegare l’attestazione Isee – dice Belardo – capiremo in che misura potremmo intervenire per fascia di reddito. Un lavoro straordinario, che rivendico tutto. Lo avevamo detto. Lo stiamo facendo. Ringrazio il sindaco, tutta la Giunta e i consiglieri comunali per aver condiviso con me l’urgenza e la necessità di dare un segnale “di comunità”, come promessa di futuro”.

Immediata anche la risposta della consigliera di opposizione Giovanna Migliore: “Ennesima propaganda per promuovere un servizio come la mensa scolastica che partirà con ampio ritardo, a causa della negligenza per non dire incapacità di programmare un servizio alla cittadinanza. Ciò che è importante sottolineare è che forse hanno trovato qualcosina di soldi, per i bambini con disabilità grave. Gli altri bambini con disabilità ma non riconosciuti dalla legge 104/92 invece non avranno alcuna esenzione o sconto sul ticket mensa, discriminando nella discriminazione. Ed hanno il coraggio di dirlo pure? Ma hanno preso i cittadini ortesi per cretini? Presenteremo una interrogazione all’assessore delegata, perché per noi la disabilità ha un valore unico di inclusione e vorremmo capire questa fantomatica fascia di reddito cosa realmente comporterà per le famiglie ortesi. Potevate donare la quota aumentata del vostro stipendio dalla legge per favorire tutti i bambini disabili e le famiglie con disagio economico almeno l’esenzione del ticket. Invece per l’aumento delle vostre indennità, i bilanci non sono disastrosi invece per andare incontro alle esigenze dei cittadini, i soldi non ci sono. Nemmeno più ci sono i populisti di una volta ad Orta di Atella”. 
 

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