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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Il giudice Magi candidato al Csm: "Mia esperienza estranea a logiche di potere"

Il Consigliere della Cassazione casertano in campo con 'Magistratura democratica' nel collegio riservato ai giudici di legittimità

Il giudice casertano Raffaello Magi, estensore della sentenza Spartacus ed attualmente consigliere in Cassazione, si candida al Csm. E' stato lo stesso magistrato a confermare il suo impegno in prima persona con "Magistratura Democratica" a cui ha fornito la propria disponibilità a candidarsi. 

Al Ministero si accelera sulle prossime elezioni per il rinnovo del Csm, dopo la pubblicazione in gazzetta ufficiale della Riforma Cartabia. Il dicastero di via Arenula è ora al lavoro per la composizione dei collegi. Il Csm in carica chiuderà i battenti il 25 settembre e non ci saranno proroghe. Il voto è dunque previsto tra la fine di settembre e la prima metà di ottobre. Ecco perché si corre con l'obiettivo di presentare i collegi già in settimana. Subito dopo il presidente della Repubblica e del Csm Sergio Mattarella potà indire i comizi elettorali.

E così prendono forma le candidature. Magi sarà candidato nel collegio unico per l'elezione di due giudici della Cassazione ed al quale potranno votare tutti i circa 9500 magistrati presenti in tutta Italia. "Si tratta della prima consultazione post riforma Cartabia - spiega il magistrato a CasertaNews - con le correnti che dovrebbero lasciare più spazio al valore delle persone. Così ho accettato la proposta di 'Magistratura Democratica' alla quale ho confermato il mio impegno al servizio dei colleghi".

Sulle motivazioni che lo hanno spinto a scendere in campo Magi ha le idee chiarissime. "È un momento particolare per la magistratura - sottolinea il consigliere della Cassazione- Molte persone credono che il Csm sia solo un organo di potere. Io sono sempre stato estraneo a queste logiche e ci tengo a portare avanti un rinnovamento della magistratura, quella senza tessere". 

Una candidatura che mira alla difesa dello "spazio per il pensiero critico, per la riflessione sui principi fondamentali, per la tenuta di un sistema di tutela dei diritti - dalla libertà di giudizio del magistrato fuori da ogni condizionamento al rispetto delle garanzie dell'individuo - che rappresenta uno dei fondamenti della convivenza civile. La mia è una esperienza di ormai trenta anni di esercizio quotidiano della giurisdizione. Il mio impegno è quello di portare questa esperienza al servizio delle istituzioni rappresentative", conclude Magi. 

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