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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità

Sciopero nazionale, presidio dei lavoratori alla Prefettura di Caserta

Fim, Uilm e Fiom preoccupate per il futuro del settore metalmeccanico

Presidio alla Prefettura e 4 ore di sciopero per Fim, Fiom e Uilm nell’ambito dello sciopero nazionale per evidenziare le difficoltà produttive ed occupazionali in cui versa il territorio casertano e per scongiurare il rischio di una definitiva dismissione industriale in atto da tempo.

"Terra di Lavoro ha bisogno di nuove politiche industriali che sappiano intercettare le sfide della transizione digitale ed ecologica favorite dai fondi del Pnrr e non di soluzioni emergenziali che non garantiscono continuità produttiva ed occupazionale - evidenziano i sindacati - E’ evidente il fallimento delle reindustrializzazioni, che si è rivelato uno strumento inadeguato ai processi di delocalizzazione e di riconversione, intrapresi soprattutto dalle multinazionali, che negli anni hanno acquisito importanti aziende presenti sul territorio che rappresentavano una filiera produttiva capace di dare occupazione per migliaia di lavoratrici e lavoratori. Le vertenze presenti sul territorio sono molteplici e drammatiche vedi Whirlpool, Jabil, Softlab, Orefice a cui vanno date soluzioni immediate per evitare un dramma sociale. Altre aziende devono ancora consolidare le proprie attività come ex Firema e FIB per garantire una prospettiva occupazionale certa. Inoltre il settore automotive che a Caserta vede la presenza di un indotto importante come Proma, Snop, Antolyn e PCGA è in evidente sofferenza per la contrazione dei volumi prodotti da Stellantis che in molti casi rappresenta l’unico committente. Un territorio che continua a deindustrializzarsi diventa sempre meno attrattivo e nel tempo può creare delle difficoltà anche per quelle aziende che provano a resistere con affanno. Fim, Fiom e Uilm ritengono necessario che il Mezzogiorno si doti di un progetto industriale complessivo dove si individuano gli strumenti necessari per salvaguardare il sistema produttivo del territorio e si intervenga su innovazione e ricerca per posizionare Caserta e il nostro sistema industriale in un ruolo chiave per il rilancio della Regione Campania".

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