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Gruppo di esperti richiede prove scientifiche per scagionare l’orsa JJ4

La tavola rotonda al centro Morrone di Caserta con genetisti, medici legali, avvocati per analizzare la "scena criminis"

Nella giornata di ieri a Caserta nella biblioteca del Centro Morrone si è tenuta, a porte chiuse, una riunione tecnico-scientifica relativa ai fatti riferibili agli eventi che vedono coinvolta l’orsa JJ4.

Presenti Bruna Monami, Vicepresidente della LEAL Lega Antivivisezionista, il referente legale, Aurora Loprete ed il team dei consulenti della LEAL, tra cui il casertano Antonio Della Valle, Odontologo Forense ed Esperto Internazionale di lesività da morsi umani ed animali; insieme a lui il suo stretto collaboratore, Elio Buzzanca. Accanto a tali eccellenze, i genetisti forensi di fama internazionale, Ciro Di Nunzio e Michele Di Nunzio, il patologo forense Maurizio Saliva, l’architetto Forense Mario Ferraro, esperto di realtà virtuale ed aumentata.

Durante i lavori si è discorso ampiamente e con elevato profilo scientifico di ricostruzione della “scena criminis” secondo metodiche, metodologie e tecniche ad alta risoluzione informatica. Ancora, si è posta l’attenzione sui rilievi genetico-forensi relativi al Dna salivare dei mammiferi plantigradi, come anche sulle loro tracce di tessuto pilifero e sui reflui ematici ritrovati sia nei luoghi che su determinati oggetti rilevati e sottoposti ad indagine. Antonio Della Valle ed Elio Buzzanca hanno sottolineato da parte loro l’enorme necessità di chiarire in modo altamente trasparente e specifico oltre ai profili genetici anche quelli relativi agli archi dentali.

Proprio in quest’ottica, in questa direzione e finalità hanno richiesto di voler ottenere la possibilità di esperire misure di precisione in vivo relativamente agli archi dentali di JJ4 e, per di più, connotare ogni singolo elemento dentario in modo definizionalmente congruo e specificato nell’intento di disporre di elementi e dati di comparazione ad elevati livelli di affidabilità e profili di congruità.

Maurizio Saliva, Consigliere dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi presieduta da Luciano Garofano, ha dichiarato altresì ed apertamente che, almeno da quanto mostrato in visione ed a disposizione documentalmente, non sussistono ad oggi elementi tecnico-scientifici probatori e ratificabili in grado di identificare JJ4, al di là di ogni ragionevole dubbio, quale per l’appunto attrice causale della morte di Andrea Papi. Difatti, fino a quando non sarà definito un profilo di ragionevole causalità JJ4 non potrà essere ritenuta la responsabile di tale disgrazia. In tal senso esprime massima fiducia nelle attività della Procura di Trento come anche invita il Tribunale Amministrativo ad istanze risolutive informate esclusivamente alla massima evidenza scientifica.

La Vice presidente Bruna Monami conferma del tutto questi intenti e tiene a precisare che, in mancanza di prove scientifiche, risulta inaccettabile qualunque provvedimento giudiziario a carico di JJ4; a supporto di tale tesi l'avvocato Aurora Loprete aggiunge che gli sforzi che si stanno praticando in questi mesi sono proprio nella direzione della dimostrazione che JJ4, l’orsa madre dei tre cuccioli, non sia stata l’artefice dell’attacco letale a danno di Andrea Papi, ma solo l’oggetto dell’accanimento pregiudizievole di un animale che per tanto tempo è stato l’icona di un Trentino green ed eco-sostenibile e, che poi e ad un tratto, sembra essere solo un elemento di problematicità.

Alla luce di tutto ciò l'avvocato Lo Prete ha dichiarato di aver avviato con opportunità e merito contatti parlamentari finalizzati sia al superamento di aree “oscure e poco trasparenti”, attualmente oggettive del caso, che al sostegno meritorio delle scienze forensi in fatti che, diversamente, potrebbero solo subire esiti improbi e deplorevoli.

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