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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Marcianise

Sindacati contro Jabil: "Qui licenzia e in Croazia investe"

A far scattare la furia delle sigle la notizia di un nuovo impianto produttivo all'estero con 1500 dipendenti

La multinazionale Jabil sarebbe in procinto di avviare un nuovo impianto di produzione in Croazia con circa 1500 dipendenti. La notizia ha fatto infuriare i sindacati, essendoci una vertenza in atto che coinvolge 190 lavoratori dello stabilimento di Marcianise. A protestare le sigle Fiom-Cgil, Fim-Cisl, Uilm e Failms: "Jabil motiva perché c'è una crescita delle energie rinnovabili, dei veicoli elettrici, della sanità, del 5G e del cloud. Allora la domanda nasce spontanea: in Italia non c'è la stessa necessità? Perché Jabil non investe anche in Italia? I finanziamenti del PNRR non dovrebbero favorire gli investimenti per una transizione ecologica e digitale? È sempre più evidente l'investimento - spiegano i segretari dei quattro sindacati all’Ansa -  che il tessuto produttivo, soprattutto qui nel mezzogiorno, si rilancia con una programmazione di politiche industriali concrete e di prospettiva, e non con progetti di reindustrializzazione fallimentari e finanziati dalla multinazionale americana solo per liberarsi dei lavoratori per poi abbandonare il territorio dopo aver per anni acquisito e delocalizzato le produzioni. Purtroppo iI grido di allarme lanciato dalle organizzazioni sindacali non viene ascoltato e tutte le preoccupazioni di un continuo peggioramento della situazione industriale ed occupazionale del territorio prosegue nel silenzio delle istituzioni. Le lavoratrici e i lavoratori del sito di Marcianise hanno diritto di conoscere il proprio destino".

Nel 2015 il sito di Marcianise, come fatto sapere dai sindacati, contava circa mille dipendenti. Oggi, tra esodi incentivati e reindustrializzazioni sono 430. Sono previsti però 190 licenziamenti, anche se la vertenza è sospesa fino al 31 maggio. Quando scadrà la cassa integrazione prorogata di tre mesi a fine febbraio, l’azienda potrà licenziare.

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