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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Incompatibilità del sindaco, l'Appello riporta il processo al primo grado

Accolto il ricorso della fascia tricolore su alcuni difetti di notifica

Il processo sull’incompatibilità del sindaco di Frignano, Lucio Santarpia, ritorna in primo grado. E’ quanto ha stabilito la prima sezione civile della Corte d’Appello (giudici Dacomo, Mungo, Rizzi Ulmo) dopo il ricorso presentato dal primo cittadino che aveva impugnato la prima sentenza. A motivare la decisione un difetto di notifica.

Stando a quanto riporta il dispositivo della Corte d’Appello, la citazione, dopo un primo tentativo di eseguirla presso la residenza di Santarpia (a Venafro), non andato a buon fine, è stata effettuata presso la casa comunale dove esercita le sue funzioni di sindaco (Frignano appunto), “laddove invece l’ufficiale giudiziario avrebbe dovuto proseguire l’attività notificatoria sulla base del disposto dell’art. 140 c.p.c., e cioè depositando la copia dell’atto da notificare presso la casa comunale del succitato comune di residenza, dandone notizia per raccomandata con avviso di ricevimento”. E’ da considerarsi quindi “affetta da nullità la notificazione effettuata, invece, presso il domicilio del Santarpia”.

La Corte d’Appello poi aggiunge che “sebbene nell’ordinanza emessa dal primo giudice si faccia riferimento ad una presunta notificazione a mani proprie (che ovviamente, ai sensi dell’art. 138 c.p.c., supererebbe qualsiasi nullità), in realtà nessuna delle due notificazioni effettuate presso la casa comunale di Frignano è stata consegnata a mani del Santarpia (ne sono state infatti effettuate due: una a mezzo di ufficiale giudiziario in data 5.8.2022 e l’altra a mezzo posta in data 8.8.2022), ma la prima (quella effettuata dall’ufficiale giudiziario) risulta consegnata presso l’ufficio protocollo, a mani di un non meglio identificato addetto al recapito, e la seconda (quella a mezzo posta) risulta non consegnata per assenza del destinatario, con conseguente deposito presso l’ufficio postale di Frignano e successivo invio di raccomandata, ricevuta in data 11.8.2022 presso la casa comunale di Frignano da un non meglio identificato delegato”.

L’incompatibilità nasce da un presunto conflitto di interessi del primo cittadino che scaturisce nel rapporto tra la sua carica politica e il ruolo di amministratore delegato ricoperto dal fratello Gaetano nella Getet Spa, società detentrice della tesoreria del comune di Frignano. La questione portata in tribunale dai 4 consiglieri di opposizione, Giovanna Alidorante, Aldo Simonelli, Vincenzo Mastroianni e Vincenzo Natale.

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