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Domenica, 28 Aprile 2024
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Il Prefetto avvia la task force ed arriva anche Salvini

Al via il presidio di 10 siti ma in provincia ce ne sono 262. Marino: "Servono gli impianti". Magliocca: "Dinamica sospetta"

Il vicepremier Matteo Salvini presto a Caserta per affrontare la problematica degli incendi nei siti che ospitano rifiuti. E' quanto ha confermato il Prefetto di Caserta Raffaele Ruberto a margine del Comitato per l'Ordine Pubblico e la Sicurezza svoltosi in Prefettura dopo il rogo al Cdr di Santa Maria Capua Vetere di giovedì sera.

IL PREFETTO

"Sono in contatto con il Ministro dell'Interno Salvini che presto sarà in zona per affrontare questa problematica - ha dichiarato Ruberto - Da luglio al 30 ottobre abbiamo recepito le direttive del Ministero e per reati ambientali ci sono stati 7 arresti, 34 denunciati e 15 discariche sequestrate". Ed alla luce dell'incendio al Cdr "chiederò unità per la sorveglianza ma nel frattempo il contingente assegnato alla Terra dei Fuochi sarà orientato al monitoraggio di questi siti". Secondo quanto rivelato da Ruberto in provincia di Caserta ne sono stati individuati 262 ma solo in 10 "verrà avviata la task force", dice ancora Ruberto. "Quello del trattamento dei rifiuti è una tematica complessa. Chiederò ai sindaci di appaltare la raccolta ma anche lo smaltimento dei rifiuti per tracciare tutta la filiera. Occorre una cabina di regia sugli impianti", ha concluso il Prefetto.

SALVINI PRESTO A CASERTA

Non solo il prefetto Ruberto ma anche la parlamentare della Lega Pina Castiello ha annunciato una prossima visita del Ministro dell'Interno Matteo Salvini. "I ministri Costa e Salvini, con cui ho più volte parlato, sono in costante contatto per definire un'azione congiunta per assicurare una forte e tempestiva risposta del governo rispetto all 'increscioso episodio che ieri sera ha interessato l'impianto Stir di Santa Maria Capua Vetere - ha dichiarato la parlamentare - Posso garantire che il capo di gabinetto del ministero dell'interno, prefetto Piantedosi, si è più volte interfacciato con la prefettura di Caserta, alla quale, tra l'altro, ha manifestato la più ampia disponibilità del ministro Salvini a disporre l'invio dell'esercito a presidio degli impianti, cosi come mi ero io stessa permessa di suggerire. Aggiungo che Salvini nelle prossime settimane sarà sia a Napoli che a Caserta. Occorre però che anche regione ed enti locali,  facciano la propria parte per raggiungere il più ottimale standard di funzionamento delle strutture di smaltimento, si da evitare conseguenze imponderabili. In ogni caso se tutto quanto accaduto in queste ultime settimane,  dovesse essere riconducibile davvero ad una perversa strategia criminale, si sappia che questo governo non si lascerà intimorire e anzi, come ha già ampiamente sottolineato il ministro Matteo Salvini, porrà in essere iniziative drastiche ed implacabili, a tutela di cittadini e territorio".


IL PRESIDENTE DELL'ATO MARINO

Al tavolo del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica ha partecipato anche il sindaco di Caserta e presidente dell'Ato Rifiuti Carlo Marino che a conclusione del Tavolo ha sottolineato come "i comuni, i sindaci di questo territorio non possono essere lasciati soli, le istituzioni regionali e nazionali devono starci accanto. Non basta semplicemente aumentare le forze dell’ordine per il controllo del territorio – ha aggiunto Marino – ma occorre una seria programmazione e progettazione sul ciclo integrato dei rifiuti. Questi episodi creano, giustamente, paura nelle nostre comunità e invece noi dobbiamo creare le condizioni per creare un nuovo modello di gestione. La provincia di Caserta, anzi, deve diventare un vero e proprio laboratorio con l’approvazione da parte del Consiglio d’Ambito del primo Piano d’Ambito in Regione Campania che punti non solo alla differenziata ma anche al riciclo. Ma la realizzazione di ciclo integrato dei rifiuti passa necessariamente attraverso l’impiantistica. Dobbiamo costruire in provincia di Caserta un sistema – ha concluso il sindaco del Capoluogo - che sia autosufficiente, che si sostenga da solo, che sia un modello per l’intera regione. Ma per fare questo abbiamo bisogno del supporto della stessa Regione, delle istituzioni nazionali e di quelle del territorio".

IL VICEPRESIDENTE BONAVITACOLA

Ma l'incendio allo Stir crea preoccupazione. "Bisogna chiedersi a chi giovano questi incendi - ha chiarito il vicepresidente della Regione e delegato all'Ambiente Fulvio Bonavitacola - Saranno le forze dell'ordine ad accertare quanto accaduto di certo che questi incendi alimentano nella popolazione paura sui nuovi impianti che diventano fonte di preoccupazione per il possibile inquinamento".

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA MAGLIOCCA

Va detto che lo Stir di Santa Maria Capua Vetere è un impianto pubblico. Sulla questione è intervenuto anche il presidente della Provincia Giorgio Magliocca che ha sottolineato come "ciò che maggiormente mi preoccupa non è solo l'emergenza ambientale, l'ennesima purtroppo che questa provincia deve pagare, alla quale far fronte, ma mi lascia fortemente inquieto la conferma che l’incendio dello STIR di Santa Maria Capua Vetere rientri in una strategia eversiva messa in piedi per mandare in crisi un sistema provinciale e regionale già fragile. Come ho già precisato – ha continuato il presidente Magliocca – il capannone interessato dall’incendio, sul quale sta indagando l’autorità giudiziaria per accertarne la natura, pur se in queste ore sta per essere completamente svuotato non pregiudica la funzionalità dell’impianto. Anzi, già nella nottata lo STIR ha ripreso a funzionare a pieno regime senza creare danni o difficoltà ai comuni che solitamente vi conferiscono i loro rifiuti. I sindaci e i cittadini possono tirare un sospiro di sollievo per il rischio corso di trovarsi nuovamente tonnellate di rifiuti ammassati nelle nostre strade e piazze. Altresì, vorrei ribadire che è pericolosamente sospetto che l’incendio, qualora fosse accertata dalle autorità la matrice dolosa, sia avvenuto a 48 ore dal decreto con il quale ho disposto l'aggiornamento del PTCP per la individuazione dei siti non idonei della nostra provincia dove realizzare nuovi impianti. Nel Decreto 196 ho chiesto e invitato la Regione Campania, nelle more dell'aggiornamento del Piano provinciale, di sospendere per sei mesi tutti gli iter autorizzativi per la realizzazioni di nuovi impianti".

GRAZIANO: "NON CI ARRENDIAMO DI FRONTE A QUESTI CRIMINALI"

"Ho seguito i lavori del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, convocato dal prefetto Ruberto dopo il rogo allo stir di Santa Maria Capua Vetere - ha detto il consigliere regionale Stefano Graziano - Adesso con il Sindaco Mirra e il Vice presidente Bonavitacola stiamo andando a fare una visita all'impianto. Dal ministro Costa sono arrivati impegni importanti. Spero che alle parole seguano i fatti perché del famoso decreto terra dei fuochi si sono perse le tracce. Costa si è impegnato a rinforzare gli organici dei carabinieri specializzati in tutela del territorio e ha garantito che ci sarà l'esercito a sorvegliare i siti. Come Regione l'assessore Bonavitacola ha auspicato la sorveglianza dell'esercito e sottolineato come l'attacco allo stir lasci presagire che ci sia una regia che vuole minare la stabilità del sistema. Sistema che a Caserta deve trovare nuovo slancio con l'ente d'ambito che può e deve diventare un modello per l'intera regione. Il rogo è finalmente spento e l'Arpac monitora la qualità dell'aria. Fortunatamente il meteo ci sta dando una mano. Di fronte a questa strategia criminale non ci arrendiamo e non ci fermiamo".

IL SENATORE SANTILLO: "SIAMO SOTTO ATTACCO"

"Questa è una zona vulnerabile, ricordiamo che solo una settimana fa è andato a fuoco un altro impianto a Marcianise. L’attenzione è sempre stata alta ma le misure non bastano, e stasera l’ennesima dimostrazione. Continuerò a seguire la vicenda finché tutto non tornerà alla normalità, perché la politica monitora e controlla e interverrà - ha spiegato Agostino Santillo capogruppo M5S nella Commissione Lavori Pubblici del Senato - Come dichiarato dal Ministro Costa, siamo sotto attacco. Questo ennesimo disastro corrisponde ad un piano criminale che deve essere debellato. La Regione Campania ha delle serie responsabilità, specialmente in questo caso perché si tratta di un sito di sua diretta competenza. Come cittadino della provincia di Caserta non posso più tollerare questo scempio”, conclude Santillo.


 

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