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Impianti rifiuti a Lo Uttaro, interrogazione al ministro: "Area già potenzialmente contaminata"

Moronese allerta Cingolani sul progetto del Comune. Del Gaudio pressa in commissione: "Zona va bonificata"

Due impianti rifiuti a Lo Uttaro. La senatrice Vilma Moronese ha presentato un'interrogazione al ministro per la Transizione Ecologica Roberto Cingolani per fare il punto della situazione su un'area potenzialmente ancora contaminata.

"L’area scelta dal Comune di Caserta per costruire due nuovi impianti di trattamento di rifiuti, è sostanzialmente la stessa dove inizialmente si voleva costruire il biodigestore - ricorda Moronese - ma ad una mia interrogazione l’ex Ministro dell’Ambiente Galletti rispose che la zona era potenzialmente inquinata. Il Comune all’epoca fece retromarcia su quella zona e spostò l’impianto a Ponteselice, parliamo di febbraio 2018, oggi le cose però potrebbero essere cambiate, ed è per questo che ho inviato una nuova interrogazione al Ministero della Transizione Ecologica su questo progetto del Comune, che vorrebbe accedere a 20 milioni di euro e costruire nell’ex mattatoio a Lo Uttaro due nuovi impianti di trattamento di rifiuti con i fondi del Pnrr". 

Moronese evidenzia come "le particelle catastali che il Comune ha indicato nel progetto sembrano essere a cavallo di aree che erano occupate in parte da siti di trasferenza del consorzio provinciale dei rifiuti dell’epoca, e in parte da una ex discarica, proprio di fianco a quella più famosa che è l’invaso principale di Lo Uttaro che fu posto anche sotto sequestro, e che rappresenta ancora oggi il simbolo dell’epoca dell’emergenza rifiuti a Caserta. Una ferita dolorosa che i cittadini, i comitati e le associazioni sentono forte ancora oggi perché evoca tante battaglie e manifestazioni a difesa della salute e dell’ambiente".

Nell’interrogazione  vengono  riportati  gli  ultimi  dati disponibili del Piano Regionale di bonifica dai quali emergerebbe che la zona in oggetto, sarebbe ancora contrassegnata come potenzialmente contaminata "ho approfondito anche la questione delle bonifiche - continua Moronese - ed ho riscontrato che la Sogesid era stata incaricata del ripristino di quelle aree, ma tracciando i fondi sembrerebbe che le operazioni non siano mai state portate a termine completamente, dunque direi che una bonifica vera e propria non sia mai avvenuta, ed è soprattutto per questo che ho interrogato il Ministro Cingolani, abbiamo bisogno di certezze e di sapere se l’area è contaminata oppure no, non si possono mettere in pericolo le persone. Ho chiesto al Ministro in questa interrogazione - aggiunge Moronese - anche di approfondire gli altri progetti presentati dal Comune di Caserta nel settore dei rifiuti per accedere ai fondi del Pnrr, perché nonostante i proclami, l’ente continua a proporre impianti impattanti sul territorio non coinvolgendo mai i cittadini", conclude. 

Sulla vicenda degli impianti a Lo Uttaro interviene anche il consigliere comunale Pio Del Gaudio che evidenzia come sia "assolutamente preoccupante la localizzazione individuata dall'amministrazione cittadina" almeno per uno dei due impianti (l'altro è previsto nel vicino ex Mattatoio). "Se così fosse, mi auguro di sbagliarmi ma non credo, si determinerebbe un'ulteriore insanabile ferita in un territorio martoriato e martorizzato da scellerate scelte del passato e che, tra l'altro, hanno dato vita a numerosissime indagini e contenziosi. Quelle aree, devono assolutamente essere bonificate - tuona Del Gaudio - Nessun insediamento di alcun tipo può immaginarsi se  non si provvede al risanamento di quei territori. Su questo tema non si può discutere in alcun modo. E' un punto fermo. In queste ore - prosegue - ho posto con forza la questione nelle commissioni consiliari alle quali appartengo. Mi auguro che l'amministrazione mi dia risposte convincenti in tal senso e mi dimostri che le progettazioni citate, per quanto utili, non interessino le aree da me indicate a meno che nei progetti non sia prevista anche la totale bonifica dei suoli. Ma di tale questione non c'è traccia nella delibera. Non si può parlare di Transizione Ecologica, di rispetto dell'Ambiente, di Pnrr in termini  di risanamento e riqualificazione ambientale della nostra città se si continuano a mettere in campo iniziative progettuali in modo affrettato e non ponderato".      
 

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