Sindaco sotto torchio: chiesti gli atti su Puc e fondi Pnrr

Richiesta di accesso agli atti relativi al Puc, alla decisione della Corte dei Conti e al decreto di non ammissione al finanziamento Pnrr per la costruzione dell’asilo nido di via Collodi. A firmarla sono stati i consiglieri Michele Ciocia e Giuliano Pellegrino che, ad oltre due anni dall’insediamento dell’amministrazione Michele Apicella, fanno un bilancio dell’attuale situazione dell’Ente. “Possiamo affermare con certezza che ci troviamo di fronte ad un’amministrazione che naviga a vista: senza rotta ed obiettivi fissati, in nessuna area. Per quanto concerne i Lavori pubblici non è stata realizzata nessuna opera di rilievo, se non il rifacimento di alcune arterie cittadine, con finanziamenti pregressi, che già sono in uno stato pietoso. Stendiamo un velo pietoso sui lavori di ristrutturazione dell’ex Pretura,su piazza Manna e su piazza Pertini. Non si è stati neanche in grado di presentare il progetto definitivo a norma per la costruzione dell’asilo nido di Via Collodi che non è stato ammesso al finanziamento Pnrr”, hanno affermato dal gruppo che poi è intervenuto anche sull’area finanziaria e su quella urbanistica.

“Nonostante i nostri continui interventi sulle modalità di predisposizione del bilancio e dei consuntivi 2020, 2021 e 2022, con i quali invitavamo a rivedere i conti, l’amministrazione ha continuato imperterrita per la sua strada portando l’Ente ad un disavanzo economico astronomico, contestato dalla Corte dei Conti di Napoli che, dopo una lunga istruttoria, ha notificato all’Ente la sua decisione, della quale non si dà contezza a nessuno. Inoltre nonostante l’impegno della Dirigente e dei suoi collaboratori, i servizi di competenza dell’area urbanistica languono: gran parte di richieste di concessioni inevase, condono che non ha mai fine, difficoltà per l’attività Suap e lavoro propedeutico per il Puc a rilento nonostante la convenzione con l’Università. Accertata la gravità della situazione finanziaria,che impedisce una normale attività amministrativa, l’amministrazione tutta, se è vero che vuole l’interesse dei cittadini, ha il dovere di mettersi in discussione”, hanno concluso dal gruppo.