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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità Macerata Campania

Festa di Sant'Antuono, Comitato e parroco: "Una festa bella, ma difficile"

Bilancio positivo per gli organizzatori che ribadiscono come la sicurezza sia una priorità e 'aprono' a possibili novità per l'edizione del prossimo anno

"Una festa bella, ma difficile". E' questo il giudizio espresso dal Comitato della festa parrocchiale di Sant'Antonio Abate di Macerata Campania, presieduto da don Rosario Ventriglia e composto da Michele Antonio Piccirillo, direttore artistico e comitato carristi, Pasquale Ventriglia, segretario, Bartolomeo Braccio, economo, Martino Vetrella, Capocarro e comitato carristi, Pietro Morrone, Capocarro e comitato carristi, Pietro Fabozzi, impegnato parrocchiale, Raffaele Piccirillo, Capocarro e comitato carristi, Giovanni Stellato, responsabile piano di sicurezza.

"La festa di Sant'Antonio Abate - fanno sapere dal Comitato - volge al termine, non possiamo, dunque, non tirare le somme su questo straordinario evento che ha coinvolto tutti: bambini, giovani, adulti e anziani. Non è stato semplice pianificare ogni cosa, appianare i contrasti, coniugare le esigenze della sicurezza con le annose irregolarità dei carri, determinando in molti partecipanti il convincimento di essere nel giusto, manifestando non di rado un sentimentalismo giustificatorio. Pertanto, doverosi sono i ringraziamenti per tutti coloro che si sono impegnati affinché la festa riuscisse nel miglior modo possibile. Ringraziamo di cuore la Commissaria Macchiarella che ci ha seguito e incoraggiato 'andrà tutto bene', ripeteva spesso. Ha rivisto il Regolamento insieme al Comitato parrocchiale, ha posto nelle mani dei Capicarro la bozza del Regolamento per accogliere i loro suggerimenti, con l’aiuto dell’ingegnere Vallone e l’ingegnere Stellato, che ringraziamo. Ringraziamo di cuore la Comandante Coletti che ha fatto tutto il possibile con la sua squadra dei Vigili; purtroppo, considerando l'affluenza di numerosissime persone ad un evento così importante e suggestivo, le forze dei Vigili non erano sufficienti per riuscire a seguire adeguatamente l’andamento della sfilata dei carri. I Capicarro del Comitato più volte hanno dovuto supplire. Un particolare ringraziamento va al Comandante Consoli che ci ha dato molta fiducia ed ha saputo gestire con autorità e fermezza il fatto grave di una botte, caduta da un carro, che ha investito una persona. Ringraziamo il Comandante dei Carabinieri Casuccio, il Comando della Guardia di Finanza, la Protezione Civile, ringraziamo vivamente ogni singolo operatore di Polizia intervenuto".

E ancora: "La festa di Sant'Antonio Abate ha lasciato alle tante persone, ai tanti giovani presenti un incoraggiamento a vivere, seguendo i veri valori, e a non dimenticare mai che il bene vince sempre sul male. Tuttavia adesso siamo sempre più convinti che sia arrivato il momento di 'inventarsi' una festa in sicurezza, in cui tutti possano partecipare alla gioia di stare insieme, con spirito di famiglia, e farla fruttificare. Ci siamo impegnati per rendere più nitidi i colori della festa: la spiritualità, la processione di Sant’Antuono, ispiratore della festa, la tradizione, la benedizione degli animali, del fuoco e dei trattori, la riffa e il palo di sapone, l’economia, il rapporto di amicizia tra gli organizzatori, la piazza mediatica sui canali 'social' ben curata, la gioia del paese, l’accoglienza calorosa degli ospiti. I Capicarro hanno toccato temi significativi nell’espressione dei loro carri: la libertà (ad esempio, il canto “Parl e libertà. Vott e' Mane” di Stany Ruggiero); i canti della tradizione, come la Cantinella, e tutti gli altri carri; il ricordo di amici già partiti per il cielo; la libertà per le anime del Purgatorio, la bellezza umile di un carro senza casse amplificate, corri che hanno voluto offrire soprattutto ai ragazzi e ai loro figli l’occasione per stare insieme nella festa di Sant’Antuono, e tanti collaboratori hanno svolto un importante ruolo nell’andamento della festa, così si potrebbe continuare. È stato come il ricamo di un tappeto: sul rovescio si vedono i nodi da sciogliere, questo lo vedono in particolare i Capicarro; invece chi guarda il ricamo vede la bellezza del disegno del ricamo, e questa bellezza è stata fonte di gioia per tutti".

Quindi concludono: "Concordiamo con il nostro direttore artistico Antonio Piccirillo 'tutti i sacrifici di questi mesi, le continue riunioni, le infinite telefonate, i chilometri percorsi, il sudore, i tanti rimproveri ricevuti, sono assolutamente valsi la pena'. Si può fare sempre meglio: siamo contenti di aver fatto del nostro meglio per quest’anno 2024".

Insomma, una festa promossa anche se ci sono stati due episodi che hanno inciso: la caduta della botte che ha ferito, fortunatamente in maniera lieve, una coppia e l'aggressione, a fine festa, di una persona con un tondino (di quelli utilizzati per suonare le falci) su cui si sta indagando. La sicurezza è la priorità per il Comitato e quindi non si escludono novità per la festa del prossimo anno.

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