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Fase 2 anche in carcere, riprendono i colloqui con le famiglie

Ingressi contingentati nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere

Ripartono i colloqui in carcere. Oggi la ripresa ufficiale presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. Il Garante dei Detenuti della Regione Campania Samuele Ciambriello ha comunicato la ripresa dei colloqui tra i detenuti ed i loro familiari secondo le imposizioni sanitarie per il Covid-19.

I detenuti della Campania avranno la possibilità di effettuare un colloquio entro la fine del mese di maggio e due nel mese di giugno con la contestuale consegna di pacchi. L'ingresso sarà consentito ad una o due persone secondo le modalità previste dai diversi istituti penitenziari ed in alcuni come quelli di Pozzuoli, Poggioreale, Sant'Angelo dei Lombardi sarà consentito l'ingresso ad un minore.

"Queste modalità organizzative - spiega Ciambriello - sono state attuate per consentire i colloqui per la sicurezza del detenuto e del familiare. Chi non effettua i colloqui potrà continuare ad usufruire delle videochiamate, modalità adottate fino ad ora". Secondo un sistema di prenotazione presso il carcere 'Uccella' di Santa Maria Capua Vetere oggi i reclusi potranno 'rivedere' i propri familiari rispettando però le normative anticovid. Sarà poi la volta degli istituti penitenziari di Aversa, Carinola, Poggioreale, Secondigliano, Eboli dal 25 maggio.

La sospensione dei colloqui è stata oggetto di numerose proteste. Lo scorso 9 aprile un manipolo di donne lamentò a gran voce al di fuori del plesso penitenziario sammaritano l'impossibilità di comunicare coi propri cari reclusi. Protesta alquanto contenuta che non sfociò in tafferugli grazie anche al controllo delle forze dell'ordine. La ripresa delle interlocuzioni tra detenuti e familiari è la testimonianza di una ripresa della 'normalità' seppur lenta e contigentata.

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