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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Ecoballe, Piccerillo interroga la Regione: "Vogliamo chiarimenti e non chiacchiere"

La consigliera attacca: "Traditi dalle promesse di De Luca"

L’eterna e triste storia sull’emergenza “ecoballe”, non smette di tornare in primo piano. Sono, infatti, circa 20 anni che milioni di tonnellate di rifiuti sono lasciate a marcire tra le province di Caserta e Napoli.

“Nel lontano 2015 il Governo Renzi staccò un assegno di 450 milioni di euro a De Luca per l’attuazione di un Piano straordinario d'interventi che prevedeva lo smaltimento delle “ecoballe”, la bonifica e la riqualificazione ambientale dei siti interessati entro 4 anni. Il risultato? Ne sono passati altri 4 e non siamo neanche al 20%. A nulla sono servite le promesse del governatore, e intanto lo Stato continua versare migliaia di euro al giorno all'Unione europea che ci ha sanzionati per non aver saputo salvaguardare quelle terre che, un tempo lontano, si distinguevano per la loro fertilità e produttività”. A parlare è la consigliera regionale della Lega, Antonella Piccerillo, che ha interrogato il vicepresidente della Giunta regionale della Campania con delega all’Ambiente, Fulvio Bonavitacola, con l’auspicio di ricevere a stretto giro le dovute delucidazioni. 

“Pretendiamo notizie certe circa l’effettiva funzionalità degli impianti di trattamento di Caivano e Giugliano, nonché sulle bonifiche dei siti che hanno ospitato le ecoballe per oltre 20 anni –dichiara Piccerillo – E’ evidente che siamo stati, nuovamente, traditi dalle promesse mai mantenute di De Luca. La riqualificazione e il risanamento ambientale sono fondamentali per la salvaguardia della salute pubblica. E’ arrivata l’ora dei chiarimenti.

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