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Il 'dirigente dimenticato', 3 consiglieri all'attacco del sindaco "facente finzione"

Di Matteo, Di Chiara e Picca attaccano: "Ha perfino dimenticato di indire la procedura per il responsabile dell’ufficio tecnico"

“Teverola vive una situazione amministrativa imbarazzante”. Lo dichiarano in una nota i consiglieri comunali di “Città fertile” Dario Di Matteo, Maurizio Di Chiara e Lorenzo Picca. "Da oltre un mese fermi su un cambio di Giunta comunale e soprattutto su come far quadrare i numeri e mantenersi la poltrona, o forse, vista l’autonomia dimostrata, sarebbe il caso di dire il “seggiolone”. Si potrebbe dire che la vicenda rientri nella normale dialettica politica ma non è così e questo si intuisce dagli errori clamorosi di questi giorni. Figurarsi che il sindaco “facente finzione” (Tommaso Barbato, ndr) ha dimenticato perfino di indire la procedura per il responsabile dell’ufficio tecnico. Nonostante ci sia una figura di categoria “D” nella persona del valente architetto De Rosa, ad oggi, il Comune di Teverola non ha una figura di capo U.T.C. con la conseguenza che i cittadini vengono rimandati indietro anche per un semplice certificato di destinazione urbanistica”.

Per i tre consiglieri “la questione cogente è la mancanza di progettualità per partecipare ai fondi del Pnrr. Il Comune rischia di non beneficiare di soldi per la realizzazione di opere pubbliche strutturali ed essenziali. Comprendiamo che l’attenzione del “facente finzione” è più orientata sulla materia urbanistica ed “ambientale” ma adesso si rischia di fare danni seri alla comunità teverolese. Al netto dell’impegno di qualche ex assessore che almeno ha tentato di salvare la “faccia” dell’amministrazione, per il resto sono stati due anni e mezzo di imbarazzante disastro amministrativo.  Il “facente finzione” ostaggio di manovre di palazzo, segue le strategie del suo mentore, abbandona i compagni di viaggio che hanno creduto in lui e gli hanno permesso di ricoprire un ruolo di vertice e di fatto cambia l’assetto dell’amministrazione comunale. La domanda sorge spontanea: in cambio di cosa?”.

Intanto il gruppo consiliare ‘Città fertile’ ha convocato una commissione per capire lo stato avanzamento lavori di un progetto del 2018 per un valore di circa 350.000 euro su un bene confiscato alla criminalità organizzata. “Vigileremo affinchè non si dica mai che i tempi sono buoi perché abbiamo taciuto”.

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