Differenziata ai 'minimi storici', esposto alla Corte dei Conti

Circa 10 milioni di euro sono stati impiegati nello smaltimento dei rifiuti, ma gli ultimi dati comunali di Castel Volturno risalgono al settembre dell'anno scorso. I cittadini castellani, quindi, non hanno potuto conoscere la reale percentuale della raccolta differenziata sul territorio castellano.

A tal proposito, il consigliere comunale Guido Schiavulli (M5S) ha presentato un esposto alla Corte dei Conti della Regione Campania. Questo è rivolto al sindaco Petrella, all’assessore Marrandino e per conoscenza al Presidente del Consiglio Comunale e al Segretario Comunale. In particolare, in tale esposto si fa riferimento al “mancato raggiungimento di apprezzabili risultati in termini di raccolta differenziata da parte degli amministratori e dei dirigenti del Comune di Castel Volturno nel periodo 2020-2022".

Nel documento si legge come il ritardo ha comportato un notevole danno erariale per il Comune. Inoltre, si fa riferimento anche alla nota grave situazione ambientale che colpisce il territorio “aggravata anche dalla cattiva gestione e dal ritardo della raccolta”. Infatti, i cumuli di rifiuti solidi urbani e gli scarichi di vario materiale sono spesso preda di incendi appiccati in modo criminale, che mettono a repentaglio la salute dei castellani.

Inoltre uno degli obiettivi dell’amministrazione comunale era quello di raggiungere il 65% di raccolta differenziata. I dati Ispra Ambiente, però, evidenziano che nel 2020 solo il 31% dei rifiuti sono stati differenziati a Castel Volturno. Invece, per quanto riguarda gli ultimi dati, come detto precedentemente, risalgono a settembre 2021. Pertanto, il consigliere comunale “al fine di ricercare la soluzione più vantaggiosa per i cittadini ed il territorio” richiede che vengano rilasciati i dati (2019 – 2020 – 2021) relativi alla: produzione, raccolta differenziata, gestioni e costi dei servizi di igiene urbana.