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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Buco da 20 milioni nel bilancio del Comune: indaga la Corte dei Conti

Ascoltati sindaco ed assessore alle Finanze. L'errore risale a 5 anni fa

Le casse del Comune di Aversa sono in rosso ed i conti "non in regola".

A rilevarlo è stata la Corte dei Conti che hanno messo nel mirino i documenti contabili a partire dal 2016. I magistrati contabili hanno contestato un errore di calcolo sul fondo relativo ai crediti di dubbia esigibilità contenuto nel consuntivo del 2017. Un documento votato nel mese di aprile 2018 dalla maggioranza guidata dall’allora sindaco (poi sfiduciato nel mese di febbraio dell’anno successivo) Enrico De Cristofaro. In quel momento la giunta era priva dell’assessore alle Finanze, in quanto Francesca Sagliocco, assessore con De Cristofaro da luglio 2016 ad aprile 2017, aveva sbattuto la porta andando via. A relazionare, quindi, sul documento economico-contabile furono i consiglieri delegati Raffaele De Gaetano, delegato alle Finanze, e Renato Oliva, delegato allo Tributi.

Tornando ai giorni nostri l’errore del 2018 è stato reiterato negli anni successivi sia dall’amministrazione De Cristofaro che dal commissario prefettizio. E non solo. le valutazioni contabili errate sono state trascinate anche dal 2018 dall’amministrazione di Alfonso Golia che, però, adesso deve correre ai ripari. A sollevare la questione fu anche il primo assessore al Bilancio della giunta Golia, Nico Carpentiero che, però, venne revocato dallo stesso sindaco.

Martedì i magistrati della sezione Controlli hanno tenuto un'adunanza pubblica nella sede di via Acton a Napoli con la partecipazione del sindaco Alfonso Golia, l'assessore alle Finanze Francesca Sagliocco, del dirigente del settore Gemma Accardo e dei revisori dei conti Luigi Pezzullo, Enricomaria Guerra e Ida Coccorullo.

L'errore nel conteggio ha portato a una riduzione delfFondo di circa 20 milioni nel 2017: in pratica questi crediti sono stati conteggiati fra quelli pienamente esigibili, falsando i bilanci. Adesso, per riparare all’errore, il Comune di Aversa deve mettere in campo una procedura di ripiano che, detta in altri termini, è la dichiarazione di predissesto. A farne le spese saranno i cittadini normanni che rischiano di vedersi addebitare somme che andranno recuperate attraverso maggiori tassazioni. (f.p.)

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