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Venerdì, 26 Aprile 2024
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“Cretini ed imbecilli sui social”. Lo sfogo del sindaco contro l’allarme Covid

Il sindaco ha scritto al prefetto per chiedere rinforzi delle forze dell’ordine ma nega che la situazione sia “fuori controllo”

"Di ricette per risolvere la pandemia da Covid non ne ha nessuno. Ma sui social c'è ancora qualche cretino ed imbecille che scrive delle sciocchezze". Sono le dure parole del sindaco di Maddaloni, Andrea De Filippo che, nel corso del tradizionale videomessaggio alla cittadinanza per gli aggiornamenti sull'emergenza coronavirus, si è praticamente sfogato contro gli allarmisti e al contempo ha lanciato l'ennesimo appello ai concittadini: "Dobbiamo solo sperare che ognuno faccia il proprio dovere rispettando le norme e che questa campagna vaccinale si realizzi nel più breve tempo possibile". 

Maddaloni è la città della provincia di Caserta che ha il maggior numero di positivi attuali: ben 246, di cui 11 registrati dall'Asl di Caserta nelle ultime 24 ore. Una situazione certamente delicata che ha spinto il primo cittadino a scrivere al prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto, per chiedere rinforzi delle forze dell’ordine. Ma adesso il sindaco De Filippo nega che la situazione sia fuori controllo. "Su una popolazione di 39.093 abitanti, abbiamo un rapporto di 6,63 positivi per 1000 abitanti - ha spiegato - Ci sono molti altri comuni che hanno rapporti più alti. L'unica preoccupazione è che la curva epidemica sta scendendo in maniera più lenta rispetto ad altri comuni, ma l'idea che ci sia una situazione incontrollata è una sciocchezza clamorosa. Ho l'impressione che molte persone ritengono che la vicenda del Covid sia un concorso a premi dove si stabiliscono delle graduatorie. Mi rendo conto che ci saranno i soliti imbecilli che mi offenderanno come sono soliti fare, ci saranno i professori di 'mandolino' che diranno che la mia analisi è sbagliata, il cretino che dirà che io spargo ottimismo. Ma se si pretende che io dica che ci sia una situazione fuori controllo, non lo posso fare per una questione di rispetto nei confronti delle autorità sanitarie e per una valutazione oggettiva dei numeri".

"Certo la situazione è preoccupante, ma lo è in tutta Italia non solo a Maddaloni - ha continuato De Filippo - a causa di provvedimenti incomprensibili del Governo, che hanno dato l'impressione che la fase più delicata fosse superata". Poi sull'intensificazione delle attività di controllo del rispetto delle norme di distanziamento sociale, richiesta al prefetto, il sindaco rimarca: "Nella seconda fase dell'emergenza Covid, per una disposizione del Ministero degli Interni, i questori hanno emanato delle ordinanze in base alle quali le forze di polizia municipale sono associate alle forze di polizia di Stato per le vicende di ordine pubblico. Ciò significa che le attività di controllo del territorio i vigili urbani adesso le svolgono non più in riferimento all'amministrazione comunale, ma alle forze di polizia presenti sul territorio. I controlli sul territorio oggi sono praticamente impossibili anche in virtù dei provvedimenti emanati. Ma veramente si pensa che possa esistere uno Stato di polizia che possa multare in maniera indiscriminata quelli che portano la mascherina abbassata? Smettiamola! Ben altri dovevano essere i provvedimenti da emanare a livello nazionale per garantire il controllo dei territori, così come ben altri dovevano essere i poteri che dovevano attribuire a noi sindaci affinché questo potesse accadere".

"Ho dei poteri praticamente nulli e degli strumenti limitatissimi - ha aggiunto Andrea De Filippo - Si dice che il sindaco è la maggiore autorità sanitaria sul territorio, ma non ha poteri sanitari; che il sindaco è la maggiore autorità di sicurezza, ma non ha poteri in materia di sicurezza. Smettetela di scaricare tutto sui sindaci. In una nazione seria il controllo del territorio è una competenza dello Stato. Il sindaco non è uno sceriffo. E lo Stato italiano ha deciso in maniera chiara ed inequivocabile di non fare i controlli sul territorio". "Chiedo dunque per l'ennesima volta ai miei concittadini di essere attenti - ha concluso - Stiamo attraversando una fase delicatissima. Non solo la seconda ondata non è terminata, ma si potrebbero determinare le condizioni per un'ulteriore recrudescenza dell'epidemia".

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