Preti 'no vax' interdetti dalla comunione: "Sostegno a vaccini per tutelare i più fragili"
Il vescovo Cirulli appoggia la campagna come papa Francesco
La decisione del vescovo della diocesi di Teano-Calvi, monsignor Giacomo Cirulli, di proibire ai sacerdoti, diaconi e religiosi non vaccinati di distribuire la comunione si inserisce "nella linea di Papa Francesco a sostegno della campagna vaccinale". Lo ha evidenziato lo stesso vescovo in una nota in cui è ritornato sulla vicenda che sta animando il dibattito locale e non solo.
Per Cirulli, il decreto adottato "conferma la linea del rispetto e tutela della vita che in questo momento storico chiama in causa le scelte di ogni singolo; essa si pone come ulteriore misura utile a contrastare il dilagare del virus tra la popolazione e a tutelare tra i più fragili anche coloro che potrebbero non godere dei vantaggi della copertura vaccinale e purtroppo – come testimoniano i casi crescenti negli ospedali di tutta Italia – subire il danno della malattia".
Una decisione che "si conferma nella linea della Chiesa Cattolica Italiana e di Papa Francesco a sostegno della campagna vaccinale; tema su cui questa mattina è nuovamente tornato il Pontefice nel saluto al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede: “I vaccini non sono strumenti magici di guarigione, ma rappresentano certamente, in aggiunta alle cure che vanno sviluppate, la soluzione più ragionevole per la prevenzione della malattia”".