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Sabato, 27 Aprile 2024
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Il Comune chiude l’anno con un buco di 20 milioni di euro

Approvato il Consuntivo con la postilla dell’assessore Martino: “17 milioni per il fondo anticipo di liquidità”

Venti milioni, euro più euro meno. E’ questo il buco relativo all’anno di amministrazione 2020 di Carlo Marino che è stato certificato dall’approvazione, in giunta, del conto consuntivo. Un anno difficile, quello vissuto a Caserta, per la pandemia Covid che rischia di appesantire le casse dell’Ente in attesa che il Recovery fund liberi un po’ di risorse anche per i Comuni.

In realtà, nella relazione alla delibera, l’assessore alle Finanze Gerardina Martino, che da poche settimane ha preso il posto di Federico Pica, specifica che “il disavanzo risultante è a 20.435.143,16 euro” da cui “deve essere decurtato dell’importo di 17.572.102,58 euro del Fondo Anticipo di liquidità”. Spiegando che ciò è stato fatto “al fine di dare attuazione alla sentenza della Corte Costituzionale numero 4 del 28 gennaio 2020 (Corte dei Conti contro Comune di Napoli, nda) gli enti locali accantonano il fondo anticipazione di liquidità nel risultato di amministrazione, per un importo pari all’ammontare complessivo delle anticipazioni di cui al decreto – legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n, 64 e successivi rifinanziamenti, incassate negli esercizi precedenti e non ancora rimborsate alla data del 31 dicembre di ciascun anno”.

Su questo ragionamento, l’assessore conclude che “il disavanzo da applicare al bilancio di previsione 2021/2023 è pari a 2.863.040,58 euro” ed “è inferiore all’importo di 5.368.167,19 euro, applicato allo schema del bilancio di previsione 2021/2023 approvato con delibera di giunta comunale numero 57 del 25.03.2021”.

In realtà, il pericolo è che quei 17 milioni di euro debbano andare poi a coprire effettivi crediti di dubbia esigibilità e che, quindi, diventino un “buco reale” nelle casse dell’Ente. Ora sarà importante capire il parere che sarà dato dal collegio dei revisori, che in passato non è stato mai molto 'buono' nei confronti di Palazzo Castropignano, evidenziando errori e dubbi nei conti, prima del voto in aula.

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