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Consorzio di bonifica aurunco, dipendenti senza stipendi nonostante i fondi della Regione

Hanno 44 mensilità arretrate, Zinzi 'allerta' De Luca

“La mancanza di una programmazione chiara e definitiva per le sorti del Consorzio Aurunco di Bonifica continua ad avere ripercussioni negative sui lavoratori e sul comparto agricolo. Il limbo in cui sono nuovamente ricaduti i dipendenti del CAB è inaccettabile”. Così il consigliere regionale indipendente Gianpiero Zinzi che ha protocollato due interrogazioni indirizzate al presidente Enzo De Luca per chiedere chiarimenti sul futuro dei dipendenti del Consorzio Aurunco di Bonifica e sulla corretta applicazione del comma 5 della L.R. 60/2018.

La soluzione tampone del distacco delle funzioni e del personale del CAB presso il Consorzio di Bonifica delle Paludi di Napoli e Volla, a più riprese indicata quasi come un successo, ha determinato anche un paradosso economico-finanziario. A causa del termine del distacco scaduto il 31 dicembre, infatti, i dipendenti del Consorzio Aurunco non possono percepire lo stipendio di gennaio 2019, nonostante la disponibilità finanziaria assegnata allo scopo presso il Consorzio delle Paludi.

“Le 44 mensilità arretrate continuano a pesare sui bilanci delle famiglie e il territorio ricadente nel comprensorio di bonifica del Consorzio Aurunco è sempre in stato di abbandono. Tutto ciò si ripercuote anche sugli agricoltori e sull’economia locale. La Giunta indichi una volta e per tutte quali sono le prospettive dell’Ente e del personale, per evitare il blocco delle attività che comporterebbe rischi enormi per le popolazioni locali e per l’ambiente dell’intero litorale domizio”.

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