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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Aversa

Maggioranza e casse: recupero in extremis. I Moderati salvano Golia dal dissesto

I consiglieri di opposizione lasciano l’aula per protesta sollevando dei difetti di notifica: in cinque non avrebbero ricevuto notizia del consiglio comunale convocato con urgenza

Approvato in solitaria dai consiglieri di maggioranza con l’assenza dei consiglieri di opposizione il piano di riequilibrio finanziario pluriennale e del rendiconto 2022. I consiglieri di minoranza Gianluca Golia e Francesco di Palma hanno abbandonato l’aula per protesta dopo aver chiesto delucidazioni sulle notificazioni del consiglio.

Il giallo delle notifiche

Secondo il dirigente Giovanni Gangi (ancora una volta il segretario generale Giovanni Schiano Di Colella Lavinia non c'era) tutti i consiglieri comunali sono stati correttamente informati del consiglio comunale. Con una sola eccezione: ai problemi di convocazione c’è anche, per almeno un caso, l'errore nell'oggetto della pec con l’indicazione di una data errata di consiglio comunale. Diversa, invece, la tesi dei consiglieri di opposizione che lamentano le mancate notifiche. Sarebbero, infatti, almeno 5 i consiglieri a cui non sarebbe stata notificata correttamente la convocazione del consiglio comunale. Una questione che sarà chiarita solo se gli interessati si rivolgeranno alla giustizia amministrativa. 

Il dato politico

Rientrata la crisi politica con il ritorno in aula dei consiglieri Olga Diana e Francesco Forleo del gruppo dei Moderati. Il punto di incontro sarebbe stato trovato solo nella tarda serata di venerdì quando i consiglieri che fanno riferimento al consigliere regionale Giovanni Zannini avrebbero incontrato il sindaco Alfonso Golia ed il suo vice Marco Villano mettendo “Nero su bianco” una sorta di ‘patto di fine consiliatura’. Sul tavolo la questione dehors, occupazione di suolo pubblico da parte dei locali, personale comunale e vicepresidenza della Provincia di Caserta. Ancora una volta, quindi, come successo nel 2020 in occasione del rimpasto, Golia e i suoi si sono piegati alle richieste dei Moderati che sono i veri leader della coalizione e che ne dettano i tempi ed i modi.

Olga Diana, a nome del gruppo ‘Moderati per Aversa’ ha sottolineato come abbiano “dato fiducia a questa maggioranza in periodo Covid” e come “La nostra presenza di oggi non cancella le nostre rimostranze. La mancata condivisione significa non farci sentire parte attiva”. “Chiediamo rispetto e condivisione”, ha incalzato. “Siamo qui per evitare dissesto finanziario”. E ha chiosato rivolgendosi al sindaco: “Le diamo ancora una volta fiducia nella speranza di non sbagliare. Abbiamo siglato un patto di fine mandato e siamo certi che manterrà la parola data”.
 

Il sindaco

Poco prima del voto sul rendiconto 2022 il sindaco Alfonso Golia ha preso la parola per invitare la minoranza a partecipare al consiglio comunale. “Chiedo una pausa di 15 minuti – ha detto – affinchè i consiglieri di minoranza che sicuramente ci stanno seguendo in streaming possano avere la possibilità di raggiungerci in aula”. Appello non raccolto dalla minoranza i cui banchi sono rimasti vuoti fino alla fine del consiglio. 

Politica contro tecnicismi

Con l’assenza dei consiglieri di opposizione non c’è stato alcun dibattito in aula. Ci sono consiglieri comunali (sia di maggioranza che di opposizione) la cui voce è totalmente ignota anche a chi segue costantemente i consigli. Silenzi, ritardi ed assenze ‘strategiche’ questa la linea di molti. Una scena ripetuta anche oggi. Unici interventi (in dichiarazione di voto e mai nel merito dei provvedimenti votati) quelli dei consiglieri del Pd Pasquale Fiorenzano che ha parlato di “atteggiamento infantile da parte della minoranza”, Federica Turco (Noi Aversani) e Mariano Scuotri (La politica che serve) in dichiarazione di voto. Il pubblico presente in sala per ascoltare un dibattito pieno di contenuti è andato via deluso. Di politica e di temi, oggi come in altri consigli, nemmeno l’ombra. Gli unici temi affrontati sono quelli legati a tecnicismi per provare a far saltare un consiglio che, di fatto, e lo si è visto negli ultimi mesi, non ha una maggioranza stabile. Basta il mal di pancia di uno dei 12 per far saltare le sedute e mandare in crisi l’amministrazione comunale. (f.p.)

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