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Domenica, 28 Aprile 2024
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"Assessore al Patrimonio inadeguato, va sostituito"

I consiglieri di minoranza Brogna e Antropoli criticano Frattasi dopo la mancata risposta scritta all'interrogazione presentata dopo la bocciatura della Corte dei Conti per l'adesione ad Agrorinasce

Polemiche politiche senza fine a Capua. A finire nel mirino dei consiglieri di minoranza è l'assessore Pasquale Frattasi, delegato a Patrimonio e Bilancio, a cui era stata posta un'interrogazione a risposta scritta relativa allo stato dell’arte del patrimonio comunale. I consiglieri comunali Annarita Vegliante, Fernando Brogna e Massimo Antropoli, alla luce della deliberazione della Corte dei Conti sulla decisione del Comune di Capua di aderire alla società consortile Agrorinasce, avevano deciso di chiedere lumi all’assessore Frattasi. Nessuna risposta scritta è pervenuta all’attenzione degli interroganti.

Al tempo stesso i tre però si sono stupiti nel leggere un comunicato, a firma di Frattasi, pubblicato sulla pagina social del sindaco Villani che traccia il bilancio dell’anno di lavoro dell’amministrazione comunale sul tema patrimonio. Duro il consigliere Fernando Brogna nei confronti dell'assessore: “Non è pervenuta risposta alla nostra interrogazione; nessuna delle richieste fatte con la nostra interrogazione ha meritato uno straccio di attenzione. Avremmo voluto sapere quanti locali comunali commerciali sono tuttora locati e quanti inutilizzati così come per gli appartamenti e le tante proprietà. Avevamo chiesto anche di conoscere se vi è regolarità contrattuale per tutti gli immobili occupati e se, nel caso di locazioni in atto, vi sia regolarità dei pagamenti. Avremmo voluto lumi sulle azioni intraprese dall’assessore, di concerto con gli uffici, per eventuali casi di morosità. Purtroppo, al pari dell’inesistenza dei risultati, da Frattasi non è pervenuta nessuna risposta scritta e quindi allo zero amministrativo. Tutto perfettamente in linea con la nullità politica e amministrativa dell’assessore e a cui si è aggiunta la decisione di non rispondere alla nostra interrogazione".

Brogna poi aggiunge: "In consiglio comunale poi, non avendo argomentazioni concrete basate su evidenze documentali, l’assessore Frattasi non ha potuto fare altro che far ricadere la genesi di ogni male del Comune sul dissesto. Quando si è candidato, lui che era perfettamente a conoscenza del dissesto da cui il Comune era anche uscito. La miopia sua e del centrosinistra potrebbe portare il Comune ad un altro dissesto, incapaci di programmare un progetto chiaro di sviluppo della città e riducendosi ad attingere solo dalla spesa corrente. Se la situazione dell’Ente era così disastrosa, perché candidarsi e assumersi delle responsabilità per risollevare ciò che non può essere risollevato?”.

A Brogna fa eco anche il consigliere comunale Massimo Antropoli: “Assai curiosa è stata la circostanza che sulla pagina social del sindaco, unica fonte d’informazione accreditata, sia apparso un comunicato a firma di Frattasi, a cui ovviamente il sindaco fa da badante politico e amministrativo. Si legge sulla pagina social che 'ciò che abbiamo trovato, frutto di anni d’incuria, lo abbiamo già stigmatizzato più volte in consiglio comunale e piuttosto che concentrarci nel fornire repliche, siamo impegnati a proseguire nel lavoro di riorganizzazione e valorizzazione dell’ingente patrimonio di cui disponiamo, che versa in una situazione estremamente complessa'. Nel post autoreferenziale del centrosinistra, che ancora supporta e sopporta Frattasi, anche se su questa circostanza non siamo del tutto certi, stupisce che non ci sia menzione della figuraccia fatta con la delibera di adesione alla società consortile Agrorinasce, bocciata dalla Corte dei Conti".

Antropoli aggiunge: "Se il settore Patrimonio è in netta ripresa, perché volerne affidare la gestione ad Agrorinasce? Perché non accontentarsi della competenza dell’assessore Frattasi, da anni al settore Patrimonio e Bilancio, decidendo di rivolgersi ad un Ente terzo per farsi supportare? E poi, sono talmente competenti nella gestione degli immobili comunali questi signori amministratori che nemmeno uno, e solo uno, dei requisiti necessari richiesti dalla legge per far parte della società consortile è stato rispettato, comportando il totale parere negativo della Corte dei Conti. Una pessima figura, senza precedenti, che palesa l’incompetenza amministrativa e l’inadeguatezza a ricoprire un delicato ruolo come quello di assessore al Patrimonio. Se proprio non volete andare a casa, iniziate a sostituire gli ectoplasmi politici che siedono, con sostanziose indennità, sui banchi della giunta comunale”.

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