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A Caserta la Conferenza delle Regioni sulle criticità del settore agricolo con il ministro Lollobrigida

Sul tavolo i fondi per le aziende alluvionate, la peste suina e il caso granchio blu

Si è tenuta questa mattina a Caserta la riunione della Commissione politiche Agricole della Conferenza della Regioni, coordinata da Federico Caner, con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

Nella sala Romaniello della Reggia di Caserta, gli assessori regionali di tutta Italia (compreso il casertano Nicola Caputo, per la Campania), chi in presenza chi in videoconferenza, hanno analizzato le principali tematiche che interessano un settore chiave per il Paese. Dalla peste suina africana al granchio blu, passando per i fondi alle aziende agricole che hanno subito danni dalle alluvioni. Una riunione di oltre un’ora che ha fatto il punto della situazione del settore.

La riunione di oggi dimostra il virtuoso rapporto del ministero con la conferenza delle regioni perché nella nostra architettura costituzionale questo rapporto fluido permette di accelerare i processi nell’interesse della collettività che è il primo obiettivo che ci poniamo. Abbiamo affrontato tanti temi in una riunione interlocutoria perché entreremo nello specifico su ogni argomento in tavoli tecnici. Hanno evidenziato tutti la necessità di poter verificare quelle che sono le nuove e vecchie necessità di un settore che deve tornare sempre più centrale che è il mondo dell’agricoltura”, ha detto il ministro Lollobrigida al termine del vertice casertano.

“Abbiamo individuato tutti i temi che tratteremo durante l’anno – ha aggiunto - e già dalla prossima settimana cominceremo a ragionare su quelle che sono le soluzioni sul piano tecnico da individuare. Oggi ho avuto modo di trattare anche il tema venatorio, attività in Italia legale, legittima, esercitata da persone che pagano tasse per svolgerla e su questo c’è la necessità di un chiarimento che permetta a tutti di fare quello che la legge gli consente”.

Sotto la lente di ingrandimento la situazione del granchio blu, problematica che riguarda anche le coste casertane, tanto che, nelle scorse settimane, l’Asl ha attivato una task force per monitorare l'impatto dell'arrivo di questa specie. Per Lollobrigida “quanto predisposto ad inizio agosto, ovvero creare un predatore naturale per il granchio blu che ne diminuisse la presenza abbia funzionato e un granchio che non aveva spazio nel mercato italiano, in un solo mese è diventato un piatto molto diffuso. Credo sia un buon esempio di capacità di guardare a una problematica avendo una visione emergenziale che compensi i danni in essere, ma anche una visione strategica che sappia comprendere come non dover pagare i danni magari per decenni perché non si provvede ad un altro tipo di impianto”.conferenza regioni caserta (2)

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