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Il Demanio vuole affidare ai privati due pezzi di storia casertani

L'Agenzia del Demanio ha inserito i 'gioiellini' nell'elenco dei beni da dare in locazione

Ci sono anche due ‘gioiellini’ di Capua nell’elenco dei bei che l’Agenza del Demanio ha deciso di concedere in concessione, per un massimo di 50 anni, a privati cittadini interessati alla loro valorizzazione e riuso. Nella lista ci sono ville storiche, una ex chiesa, un palazzo, un teatro e anche un faro e una casa cantoniera. Sono in totale 22 gioielli immobiliari: tra questi spiccano il ‘Bastione Sperone’ ed il ‘Gran Maestrato di San Lazzaro’ a Capua.

Per partecipare al bando “Progetto Valore Italia” c'è tempo fino alle 12 del 19 maggio 2022. L'obiettivo è la valorizzazione economica, sociale, culturale, turistica, assicurandone la fruizione pubblica, sottraendoli al degrado e aprendoli al pubblico. Gli immobili sono concessi in concessione/locazione ai privati a cui spetta farsi carico del loro recupero, riuso e buona gestione.

Il ‘Bastione Sperone’ è ubicato all’ingresso del centro storico di Capua ed è costituito da un vecchio fabbricato in muratura e tetto a falde in legno costituito da un unico piano con 8 vani che faceva parte del vecchio sistema di fortificazione della città di Capua. Le mura bastionate costituivano, infatti, insieme ai fossati, il sistema difensivo della città. La superficie coperta è di circa 228 metri quadrati oltre una superficie esterna di circa 4.800 metri quadrati.

Il 'Gran Maestrato di San Lazzaro’ fa parte della cinta muraria Bastionata della città di Capua, la cui costruzione fu avviata tra 1537 e il 1552 per adeguare la struttura difensiva della città. Col viceregno austriaco, agli inizi del settecento, Jean Antoine d’Herbort progettò un ulteriore potenziamento dell’impianto difensivo, creando le “flescie” collegate alla cinta bastionata, un ulteriore bastione e due polveriere, una di queste è appunto in Via San Maestrato San Lazzaro. Le mura bastionate capuane, insieme ai fossati, erano la base del sistema difensivo della città di Capua. La costruzione è costituita da una ex polveriera di circa 500 metri quadrati insistente su un’area esterna di circa 15.000 metri quadrati. La costruzione, abbandonata ed inaccessibile, perché ricoperta di vegetazione, è in attesa del necessario restauro.

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