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Venerdì, 26 Aprile 2024
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La lettera dell'assessore: "Lascio per far spazio alla 'politica'..."

L'addio della Caiazzo: "Avrei voluto approvare il Puc"

Non è un addio polemico, ma sicuramente “non voluto” quello dell’assessore all’Urbanistica Stefania Caiazzo al Comune di Caserta. Nella lettera indirizzata a sindaco Carlo Marino, la delegata alla Pianificazione Urbanistica, non ha mancato di sottolineare come avrebbe voluto portare a termine il Piano Urbanistico prima di lasciare, ma che ha preso la decisione “per la necessità di trovare nuovi equilibri lasciando il campo nell’esecutivo ad espressioni più spiccatamente “politiche”. Era, da noi tutti, previsto e condiviso”.

LA LETTERA DI DIMISSIONI. “Caro sindaco, dopo quasi due anni di intenso lavoro, di progetti condivisi ed attività importanti, con questa lettera Le rassegno formalmente le mie dimissioni dalla carica di assessore. Da settimane i giornali ripropongono il mio nome ed il carattere “tecnico” del mio ruolo di assessore in relazione alla necessità - che ritengo del tutto legittima - di trovare nuovi equilibri lasciando il campo nell’esecutivo ad espressioni più spiccatamente “politiche”. Era, da noi tutti, previsto e condiviso. Dunque, la mia decisione vuole agevolare questo percorso, anticipandone forse i tempi e rendendo pubbliche le ragioni di questa mia scelta. Ciò per avere modo di chiarire alcuni passaggi ed evidenziare questioni che ritengo significative.

L’obbiettivo principale è quello di ripercorrere insieme le fasi e gli esiti di un lavoro che ho amato molto, per una città che continuerò ad amare sempre, e soprattutto, come è giusto che sia per ogni esperienza pubblica, per quello che è stato, di condividerlo con tutti e in tutte le sue sfaccettature. Questo per continuare a perseguire i valori della trasparenza, della partecipazione pubblica, del coinvolgimento dei cittadini, che sono stati i motori principali del mio impegno. Sono convinta infatti che l’attività amministrativa in generale e la pianificazione urbanistica in particolare non possono che essere partecipate e democratiche, orientate a costruire quadri strategici condivisi, regole certe, eque, uguali per tutti e che l’istituzione pubblica, per questo, ha un potere grande solo se riesce ad essere inclusiva e a fare di tutto per attivarsi come “luogo” per pensare e decidere collettivamente. Ho svolto il mandato a me conferito con entusiasmo ed è stato un lavoro intenso e importante.

Tra le attività più significative, si è dato avvio al Piano urbanistico comunale, all’approvazione degli Indirizzi urbanistici strategici della nuova amministrazione e del Preliminare di PUC e VAS, dopo solo 6 mesi dall’insediamento completo della Giunta, ad una attività intensa di partecipazione pubblica, discutendo il Piano preliminare tra la gente, nei quartieri, nelle piazze, nelle scuole; dopo tanti anni che se ne discuteva, è stato finalmente approvato il perimetro del Parco Intercomunale dei Monti Tifatini e si è dato avvio alla procedura per il riconoscimento regionale, attraverso un’attività proficua di scambio e condivisione con le amministrazioni comunali contermini; perseguendo l’obbiettivo fondamentale di tutela del patrimonio ambientale comune, è stato adottato il Catasto incendi boschivi, le norme, la cartografia e le mappe catastali che riportano i perimetri delle aree percorse dal fuoco sulle quali viene applicata una severa disciplina per scongiurare gli incendi; è stata approvata la procedura per la Trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà dando la possibilità a molti cittadini di acquisire l’esclusiva proprietà dell’area senza più alcuna limitazione al libero godimento del bene; in Consiglio comunale è stata approvata la Variante urbanistica sulla riorganizzazione delle aree per la viabilità e il parcheggio nella zona prossima all’Ospedale con la netta caratterizzazione pubblica degli interventi previsti; sono state avviate, tra le altre, le lottizzazioni di Briano e Acquaviva, e sempre avendo l’interesse pubblico come obbiettivo prioritario, è stata valutata con attenzione l’acquisizione di nuove attrezzature pubbliche e la riorganizzazione della viabilità esistente; è stato approvato in Giunta, come proposta al Consiglio comunale, il Regolamento per il funzionamento della Commissione del Paesaggio per dare dei riferimenti chiari ai nuovi componenti che nelle prossime settimane verranno nominati dopo il bando di recente pubblicato; Caserta come Città media è inserita in un contesto di livello nazionale e internazionale perché è presente nel progetto europeo Scenic H2020 che punta alla sostenibilità ambientale e alla rigenerazione delle aree marginali, insieme a Università degli Studi della Campania, Università La Sapienza di Roma e i dipartimenti universitari di Belgio, Danimarca, Svezia; è entrata a far parte della Rete delle Città Medie, delle Città Verdi, delle Città della Cultura e ha partecipato alle attività di Alternanza Scuola Lavoro con incontri e workshop sulla pianificazione urbanistica. Un lavoro intenso che ha dato grandi soddisfazioni e per questo non posso che ringraziarLa.

Vado via però con qualche rammarico. Prima di tutto, il rammarico di non aver potuto proseguire le attività amministrative per l’adozione del Piano urbanistico, a cui tenevo moltissimo, attività bloccate dal gruppo di progettazione che, non adempiendo al contratto - per il quale, vale la pena precisare, le attività di redazione del Progetto di PUC e di RUEC erano da eseguirsi entro 329 giorni dalla stipula della convenzione e ad oggi risultano decorsi più di 10 anni dalla firma della stessa avvenuta nel 2007 - nonostante le numerose sollecitazioni a sottoporre all’amministrazione comunale stati di avanzamento della progettazione tali da condividerne il contenuto, ha portato necessariamente a febbraio 2018 all’invio di specifica diffida nella quale si è chiesto di trasmettere tutta la documentazione completa del PUC e del RUEC, pena l’avvio del procedimento finalizzato alla risoluzione della convenzione. All’assenza di riscontro del gruppo di progettazione ha fatto seguito da parte mia, anche dopo il parere espresso dal Segretario generale, la richiesta urgente di valutare, dal punto di vista politico e tecnico, le ipotesi per la risoluzione immediata della convenzione di incarico e la ripresa, secondo le modalità organizzative e tecniche più appropriate, delle attività progettuali del PUC al fine della sua adozione.

Insisto sul PUC perché ritengo sia una questione nodale. Perché l’obbiettivo che quest’amministrazione si è prefissata fin dall’inizio - e che dovrebbe continuare a perseguire con maggiore determinazione - è stato proprio quello di partire dal Piano come strumento indispensabile e reale di democrazia, come quadro strategico entro cui costruire regole certe e blindate, rifiutando come amministratori pubblici il ruolo di “adattatori” che valutano, contrattano e decidono caso per caso le trasformazioni in assenza di un riferimento unico e trasparente e di un bilancio complessivo e condiviso di sostenibilità urbana e ambientale. Al di là del rammarico espresso, Sindaco, colgo l’occasione per ringraziarLa di avermi dato fiducia e offerto questa grande opportunità e con Lei ringrazio i Consiglieri e gli Assessori che sempre mi hanno manifestato grande vicinanza. Ringrazio inoltre, in particolare, il dirigente e i dipendenti del settore Urbanistica per la disponibilità, la dedizione e l’affetto che quotidianamente mi hanno dimostrato e che mi mancheranno molto. La saluto ancora con stima e affetto. Stefania Caiazzo

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