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Domenica, 28 Aprile 2024
Attualità San Cipriano d'Aversa

Centro antiviolenza nel bene confiscato alla criminalità

Progetto di Agrorinasce coi fondi Pnrr, sarà anche una casa rifugio: l’edificio si trova in via Torino

Un bene confiscato alla camorra trasformato in centro antiviolenza: una rivoluzione sociale a San Cipriano d’Aversa. In un audace tentativo di trasformare il passato criminale in un futuro di speranza e rinascita, Agrorinasce, in collaborazione con il Comune di San Cipriano d’Aversa, ha lanciato un invito senza precedenti per la gestione di un bene confiscato alla camorra. Questo edificio, una volta simbolo di illegalità e degrado, è destinato a diventare un “Centro Antiviolenza e Casa di Rifugio”, un faro di sicurezza e sostegno per le donne vittime di violenza. L’iniziativa, finanziata nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la criminalità organizzata e nella promozione della parità di genere. Situato in via Torino nel cuore di San Cipriano d’Aversa, l’edificio confiscato sarà trasformato in un centro multifunzionale dedicato all’accoglienza, al supporto e alla riabilitazione delle donne colpite dalla violenza domestica. Il progetto ambizioso prevede la creazione di uno spazio sicuro e accogliente, dotato di servizi di consulenza psicologica, assistenza legale e supporto sociale.

Oltre alle aree per la residenza temporanea delle donne e dei loro figli, il centro ospiterà anche attività di gruppo, workshop educativi e incontri comunitari. Un’ampia area comune sarà dedicata a iniziative culturali, ricreative e di sensibilizzazione sulla violenza di genere, coinvolgendo attivamente la comunità locale nel processo di cambiamento sociale. Il progetto non si limita alla trasformazione fisica dell’edificio, ma si propone di creare un vero e proprio ecosistema di supporto per le donne vulnerabili. Saranno offerti programmi di reinserimento lavorativo, corsi di formazione professionale e opportunità di networking per favorire l’autonomia economica e sociale delle beneficiarie. Inoltre, il centro collaborerà attivamente con le istituzioni locali, le forze dell’ordine e le organizzazioni della società civile per garantire un intervento integrato e una risposta efficace alle emergenze legate alla violenza domestica. Le organizzazioni interessate sono invitate a presentare proposte innovative e sostenibili per la gestione del centro, dimostrando un forte impegno nel contrasto alla violenza di genere e nella promozione dei diritti delle donne.

La durata minima del progetto è di 5 anni, con un impegno di gestione dell’immobile conferito per almeno 10 anni, garantendo così continuità e stabilità nel lungo termine. La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata al 3 maggio. Questo progetto rappresenta un’opportunità unica per trasformare un’oscura pagina di criminalità in un nuovo capitolo di speranza e solidarietà per la comunità di San Cipriano d’Aversa. La sfida è grande, ma la determinazione ad affrontarla è ancora più grande.
 

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