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Sabato, 27 Aprile 2024
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Spunta il dossier per una nuova centrale Turbogas, atti al ministro

La Moronese: "Chiediamo che Costa dica no alle richieste della Calenia"

“Mentre siamo ancora in attesa che venga affidata la gara per la caratterizzazione per la discarica abusiva di rifiuti tossici e nocivi più grande d’Europa, ovvero quella della Ex Pozzi, arriva la richiesta di costruire proprio lì una nuova centrale Turbogas da 940 MWe, per me questa è un’aggressione senza precedenti nei confronti del territorio che rappresento e che vivo”. Questo è il commento della senatrice Vilma Moronese del MoVimento 5 Stelle che ha presentato un’interrogazione al Senato, sulla richiesta di costruzione da parte della Calenia Energia SpA di una centrale nel Comune di Sparanise.

L’azienda facente capo al gruppo svizzero AXPO, che possiede quote societarie del famoso condotto TAP, con il quale il gas dall’Azerbaijan transita sino in Puglia, vorrebbe portare la potenza dell’impianto che è già presente alle porte della città di Sparanise, dagli attuali 769 MWe sino alla potenza di 1700 Mwe.

Sparanise, Calvi Risorta e Pignataro Maggiore sono territori martoriati, qui i cittadini attendono l’intervento delle Istituzioni che arrivino ad effettuare il risanamento ambientale e che conducano la rinascita di un luogo che tra impianti industriali di rifiuti già presenti e le richieste di nuovi sta diventando un inferno - spiega Moronese - non dimentichiamo che Calvi Risorta è compreso nell’elenco dei comuni della Terra dei Fuochi”.

Nell’interrogazione inviata al Ministero dell’Ambiente guidato dal Ministro Sergio Costa, sono citati alcuni dati, si va da quelli relativi alla vicinanza delle abitazioni alla centrale elettrica a quelli dei probabili superamenti di PM10 rilevati delle centraline e la loro stessa dubbia allocazione. In particolare vengono menzionate anche le precedenti interrogazioni presentate dalla senatrice Moronese, che hanno interessato proprio l’area dove si vorrebbe costruire il nuovo impianto. Nello specifico si parla della mancata bonifica dall’amianto dell’ex Tabacchificio di Sparanise, e delle richieste di costruzione di impianti di rifiuti (Garden, Alekos, Gentile, Euthalia). Si legge inoltre di un sollecito scritto inviato ad Invitalia da parte sempre della senatrice, affinché si concludano le procedure di affidamento della gara per la caratterizzazione della discarica abusiva Ex Pozzi, ferme dallo scorso mese di giugno.

“L’Italia attualmente è sottoposta a 23 procedure di infrazione da parte dell’Europa in campo ambientale - continua Moronese - di cui 3 riguardano nello specifico la violazione delle norme sulla qualità dell’aria, parliamo di superamento delle polveri PM10, mancato monitoraggio delle PM2.5 e del biossido di azoto. Sebbene siano tutte violazioni non avvenute durante questo Governo ma precedenti, oggi l’Italia ha di fronte a sé la sfida epocale dei cambiamenti climatici e la riduzione del 60% delle emissioni, obiettivo che ci impone l’Europa a brevissimo termine (2030 ndr). Esistono studi indipendenti recentissimi - prosegue - che ci dicono che l’Italia a causa dell’eccessivo uso del gas non riuscirà a centrare gli obiettivi sulla decarbonizzazione. Nell’interrogazione chiediamo che il Ministero dica no alle richieste della Calenia tenendo presente la forte pressione industriale ed il degrado ambientale del territorio, e che operi anche nel senso della transizione energetica e dunque che le centrali già esistenti possano essere riconvertite investendo sulle rinnovabili, come spero accada per la Turbogas che si vuole costruire a Presenzano, altra bomba ambientale che minaccia la nostra provincia e che spero non vedrà mai la luce” conclude Moronese.

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