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Venerdì, 26 Aprile 2024
Attualità Santa Maria Capua Vetere

Diritto alla salute calpestato in carcere: il caso sul tavolo dei ministri

Interrogazione della deputata Bilotti sulle carenze igienico-sanitarie e sull'assistenza a singhiozzo per i detenuti

Le condizioni igieniche precarie ed il servizio sanitario non adeguato offerto ai detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere diventano un caso nazionale. La deputata Anna Bilotti ha protocollato un'interrogazione a risposta scritta all'attenzione dei ministri della Giustizia e della Salute.

"Il carcere di Santa Maria Capua Vetere in provincia di Caserta accoglie circa 900 detenuti che vivono in condizioni igienico-sanitarie precarie come documentato dalle ripetute denunce formulate dal Garante provinciale per i diritti delle persone private della libertà - si legge nel documento - La mancanza di acqua potabile, la carenza di percorsi terapeutici talvolta indispensabili, le visite esterne spesso rimandate per carenze organizzative sono solo alcune delle gravissime criticità denunciate che precludono il diritto alla salute per centinaia di detenuti".

Bilotti fa riferimento anche ad un caso specifico, quello del detenuto che lo scorso 28 luglio avrebbe subito una violenza sessuale in cella e che "sarebbe stato sottoposto ad una visita medica di routine incompatibile con il rigoroso protocollo che dovrebbe essere praticato in questi casi; nessuna traduzione al pronto soccorso, nessuna visita medico legale, nessun esame per epatite e hiv". 

Di qui la richiesta ai Ministri interrogati sulle iniziative che intendono adottare "al fine di garantire un livello di assistenza alla popolazione reclusa conforme alle leggi dello Stato".  

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