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Aumentano i canoni demaniali per i lidi. Missiva a Salvini: "Imprenditori in ginocchio"

Il sindacato dei balneari ha interpellato il ministro Salvini per chiedere che venga abrogato il rincaro del 25,15 per cento

Una crescente ondata di proteste sta attraversando la comunità degli imprenditori balneari di Castel Volturno in risposta all'annuncio dell'aumento dei canoni demaniali marittimi, basato sulla variazione dell'indice Istat, che ammonta al significativo 25,15 per cento. I rappresentanti del Sindacato Italiano Balneare, guidati da Antonio Capacchione e Marcello Giocondo, hanno sollevato le loro voci contro questa decisione e chiesto l'abrogazione dell'incremento.

In una comunicazione ufficiale inviata al Ministro Matteo Salvini, il sindacato ha sottolineato la presunta illegittimità di tale aumento e le possibili conseguenze negative per la categoria degli imprenditori balneari. Hanno anche evidenziato le implicazioni iniquamente penalizzanti per le concessioni situate in aree marginali e a bassa rilevanza turistica. La decisione è stata particolarmente critica per quanto riguarda le recenti direttive emanate dal Consiglio di Stato.

Nella comunicazione ufficiale si legge: "A seguito dell'ordinanza del CdS, si chiede l'emanazione di una circolare abrogativa o per la sospensione, magari in attesa della pronuncia di merito, al fine di evitare un colossale contenzioso in merito. A tal fine sarebbe anche opportuno differire il termine per il pagamento dei canoni demaniali marittimi al 15 novembre prossimo e nelle more procedere a una loro riforma che li renda più equi e giusti".

Marcello Giocondo, uno dei referenti del sindacato, ha aggiunto: "L'aumento metterebbe definitivamente in ginocchio la categoria. Ci sono inoltre ricorsi al Tar per i canoni pregressi per cui è stata decisa la sospensiva in attesa della pronuncia nel merito. Inoltre la Regione Campania non ha mai provveduto alla classificazione della valenza degli stabilimenti, per cui un lido del litorale domizio pagherebbe quanto un'analoga struttura a Taormina".

La protesta degli imprenditori balneari è destinata a rimanere al centro dell'attenzione pubblica nelle prossime settimane, mentre la comunità e le autorità cercano soluzioni per affrontare questa controversia e garantire una risoluzione equa per tutte le parti coinvolte.

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