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Brucellosi, appello agli allevatori: "Se ci aiutate possiamo debellare la malattia"

Incontro all'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, il direttore generale Limone: "In Campania nessuno abbatte animali sani"

L'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno ha voluto fare chiarezza e sensibilizzare l'opinione pubblica, i media e le parti interessate, sull'importanza di dare informazioni, accurate e basate su evidenze scientifiche e normative, per affrontare l’annosa problematica della brucellosi e della tubercolosi nel comparto bufalino campano. L’obiettivo del “piano” è eradicare la malattia attraverso la semplice applicazione delle regole nazionali e comunitarie.

Delle 75812 bufale positive abbattute negli ultimi undici anni, circa 55mila sono per brucellosi e 20mila per tubercolosi. Sono state inviate alla macellazione perché le norme comunitarie obbligano gli Enti istituzionali preposti al controllo, come l’IZSM, a fare controlli analitici e le Asl a procedere agli abbattimenti, quando  necessario, per tutelare i consumatori. 

"Nessuno in questa regione abbatte animali sani - dichiara il direttore generale dell’IZSM Antonio Limone -. Si eliminano animali infetti in grado di trasmettere la  malattia. Quello che abbiamo fatto e stiamo facendo è a tutela della produzione della mozzarella di bufala e degli allevamenti bufalini, soprattutto in provincia di Caserta dove esiste la criticità. Non si eradica la malattia se non c’è una fattiva collaborazione col mondo allevatoriale. Per questo confidiamo nel fatto che gli allevatori, acquisendo consapevolezza che il nostro operato è legato all’applicazione di norme comunitarie e nazionali ben precise, possano contribuire in questo sforzo che la Regione Campania, insieme al Ministero della Salute, alle Asl di competenza, al Commissario Straordinario e alla Comunità Europea vogliono  realizzare al fine di eradicare questa malattia. Noi siamo interessati alla crescita della mozzarella di bufala campana e a sostenere gli allevatori virtuosi che la producono perché questo significa un grande balzo in avanti per l’economia campana".

"I dati emersi durante la conferenza indetta dall'IZSM dimostrano come si stia arrivando ad una situazione di collaborazione tra tutte le istituzioni e di buona parte degli allevatori per giungere ad un processo di eradicazione di questa malattia che nell’arco di pochi anni, ci auguriamo, sia portato a termine", conclude Esterina De Carlo, direttore sanitario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno.

Limone poi aggiunge: "Senza la collaborazione degli allevatori, questa operazione fallirà. Ma se questi ultimi riusciranno a capire l’importanza di avere allevamenti sani e permetteranno di applicare le norme, allora il piano avrà successo e permetterà, a tutto il comparto, di avere un’ulteriore crescita economica e alla Regione Campania di tutelare un’eccellenza qual’è la mozzarella di bufala campana, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo".

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