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Lavorano per conto dell'Asl ma con le cooperative: in 150 rischiano il posto

Appello all'Asl e ai sindacati per far valere i propri diritti

Nuova protesta nel settore sanitario a Caserta: gli operatori socio-sanitari in sub-appalto temono di perdere il lavoro. Attualmente, circa 150 operatori lavorano negli ospedali della provincia di Caserta per conto dell'Asl, ma dopo 15 anni di sub-appalto potrebbero rimanere senza occupazione da un momento all'altro, poiché non viene considerata l'internalizzazione del personale. Nonostante un concorso indetto nel 2017 dall'Asl per la stabilizzazione di 20 operatori socio-sanitari, i lavoratori che operano con le cooperative non hanno potuto partecipare.

Gli operatori denunciano l'anomalia nel bando, poiché tra i 20 vincitori figura ancora una persona che lavora con una cooperativa. I lavoratori di diversi ospedali casertani, come il San Rocco di Sessa Aurunca, e quelli di Marcianise e il San Felice a Cancello, stanno cercando di sensibilizzare i sindacati, in particolare Cgil e Cisl, per far valere i loro diritti. La situazione è attualmente in evoluzione e gli operatori socio-sanitari sperano di trovare una soluzione che tuteli il loro lavoro e i loro diritti professionali.

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