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Lunedì, 29 Aprile 2024
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'Noi Voci di Donne' annuncia servizio d'ascolto per donne detenute

Casagiove - Pina Farina annuncia: "L'abbraccio di quelle donne detenute si trasformerà in un servizio di ascolto che 'Noi Voci di donne' porterà al di là delle sbarre". E' stata una decisione presa su due piedi, senza neanche pensarci troppo su: a...

Pina Farina annuncia: "L'abbraccio di quelle donne detenute si trasformerà in un servizio di ascolto che 'Noi Voci di donne' porterà al di là delle sbarre". E' stata una decisione presa su due piedi, senza neanche pensarci troppo su: a fare scattare la 'molla' tra le volontarie dello sportello d'ascolto antiviolenza del sodalizio, presieduto da Pina Farina, è stato l'incontro avuto nella mattinata di oggi con alcune donne detenute in regime carcerario di massima sicurezza. Ben cinquanta testi sono stati il dono che 'Noi Voci di Donne' ha voluto fare a queste donne in questo mese di marzo, il mese della donna per antonomasia. "Con la nostra ordinaria semplicità – commenta la presidente Farina – abbiamo raccontato del nostro sportello d'ascolto antiviolenza e di come il nostro staff tende una mano alle donne che soffrono. Chi di loro non è riuscito a verbalizzare ha comunque comunicato con lo sguardo e tutte, ognuno a modo suo, ci chiedevano di tornare ancora lì, dietro le sbarre, tra loro. Sguardi e parole dal senso inequivocabile che andavano nella stessa direzione: il bisogno di essere 'ascoltate'. 'Noi voci di donne' ha subito colto questo appello e adesso metterà in moto l'iter necessario affinchè tale 'ascolto' divenga realtà". La visita presso un carcere femminile è stata la tappa conclusiva del 'Mondo delle Donne', la rassegna annuale che 'Noi Voci di Donne' organizza nel mese di marzo. Venerdì scorso, invece, è stata la volta di un nuovo convegno, tenutosi presso il quartiere militare Borbonico di Casagiove, sulla campagna 'Antistalking' dove la protagonista di punta è stata Marzia Schenetti, vittima di stalking e autrice del libro 'Il gentiluomo'. In platea presente anche il sindaco di Santa Maria a Vico, Alfonso Piscitelli e l'assessore con delega alla Sicurezza, Andrea Pirozzi, i quali poco prima dell'inizio dei lavori del convegno, hanno comunicato alla presidente Farina l'attivazione, presso il comune sammaritano, di uno sportello di ascolto antiviolenza che nascerà in sinergia tra l'ente comune e Noi Voci di donne. Dopo aver messo a nudo una storia fatta di umiliazioni, violenze e persecuzioni, a conclusione del suo intervento, Marzia ha lanciato un chiaro messaggio alle donne vittime di violenza: "Cercate aiuto a chi ve lo può dare: affidatevi ad esperti di un centro antiviolenza e alle forze dell'ordine". L'intervento di Marzia Schenetti è stato accompagnato da quello della presidente Pina Farina, che ha illustrato il fenomeno dello stalking e di come opera lo sportello d'ascolto di Noi voci di donne. A seguire la dottoressa Laura Vitagliano, psicologa e volontaria dello sportello, ha delineato i tratti dello stalker. E' toccato, invece, all'avvocato Carlo Marino, anch'egli volontario presso lo sportello di Noi Voci di donne, fare una panoramica generale sulla recente legge in materia di stalking ponendo l'accento sulla necessità di fare rete tra le istituzioni in campo. Piena disponibilità e sostegno è giunto dall'onorevole Daniela Nugnes la quale insistito molto su un'altra necessità, quella di promuovere continuamente campagne antiviolenza. Hanno toccato le corde dell'anima gli interventi del sostituto commissario della Polizia di Stato, della questura di Caserta, Rosa Cimmino e il comandante della stazione carabinieri di Casagiove, luogotenente Francesco Ciardiello, i quali si sono molto soffermati sullo stato psicologico delle donne che giungono presso i loro uffici per una richiesta di aiuto e di come le richieste di queste donne volgono all'unisono: proteggeteci. "La paura, la vergogna e la forte prostrazione psicologica – hanno spiegato i due funzionari delle forze dell'ordine – impediscono nella maggior parte dei casi che una donna denunci il suo persecutore, che rompa questa spirale di violenza. La denuncia, però, è l'unico mezzo per riappropriarsi della propria libertà". "Le loro storie non ci scivolano di dosso – hanno ancora aggiunto – ce le portiamo dietro tanto che le centrali operative sono allertate: alla benché minima richiesta di aiuto di queste donne possono chiamarci a qualsiasi ora, noi rispondiamo presente". A fare da cornice al convegno, le opere del pittore Vincenzo Giannattasio che racchiudevano il dolore di una donna vittima di violenza. I lavori sono stati moderati da Teresa Gentile.

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