Sfratti, Sunia: 'Conquistate due importanti modifiche'

Dichiarazione di Ciro Cortese segretario generale del SUNIA Caserta:
"A Caserta e provincia nell'ultimo anno, sono fortemente aumentati gli sfratti sia per finita locazione e fortemente per morosità. Il decreto sfratti del governo penalizzava molto i cittadini di terra di lavoro ma la costante battaglia del S.U.N.I.A. nazionale e territoriale ha portato al primo risultato.
Il parziale e inconcludente decreto legge sugli sfratti esce dall'esame della Camera con due rilevanti modifiche frutto della pressione e della iniziativa di queste settimane.
Con le modifiche apportate, salta l'assurda limitazione della applicabilità del decreto alle sole 14 aree metropolitane e si ritorna alla validità in tutti i comuni capoluogo e ad alta tensione abitativa.
Con un altro emendamento, poi, i Comuni dovranno annualmente raccogliere le domande in una data certa per l'assegnazione dei contributi all'affitto.
Questi importanti spiragli non modificano però il nostro giudizio d'inadeguatezza del decreto su punti decisivi:
- l'assoluta assenza di ogni misura sugli sfratti per morosità, oggi il 70% del totale, indicatori della gravissima crisi economica delle famiglie e purtroppo ignorati da tutte le misure sociali adottate;
- il contraddittorio richiamo a un piano casa del Governo che dovrebbe fornire alternative ed invece è bloccato e arenato impedendo l'avvio di programmi già finanziati per 12mila alloggi da parte dei comuni;
- l'assenza in questo decreto, come pure nella finanziaria 2009 in discussione e nel decreto sulla crisi economica, di qualsiasi misura a sostegno dell'affitto.
Basti pensare che la stessa Finanziaria riduce il fondo di sostegno all'affitto al minimo storico dal 1999! Insomma occorre che il Senato, che dovrà convertire il testo ricevuto dalla Camera, apporti ulteriori sostanziali modifiche, a partire dell'estensione della sospensione alle morosità, a questo provvedimento che come si presenta oggi non incide sulla reale emergenza abitativa del Paese e sulla difficoltà delle famiglie a pagare il canone di locazione".