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Argenziano al passo d'addio: bordate al sindaco ed ai 'vecchi amici'

Il consigliere lascia l'amministrazione dopo 25 anni lanciando accuse. Porfidia replica: "Attacchi privi di fondamento"

Dopo 25 anni vissuti tra i banchi dell'assise cittadina di Recale, si ritira a vita privata il consigliere Antimo Argenziano e lo fa a modo suo: lanciando, nell'ultimo consiglio che lo ha visto protagonista, accuse agli avversari. Un lungo intervento che ha occupato buona parte del Consiglio Comunale convocato per l'approvazione della variazione di bilancio per il triennio 2022-24 ed il rendiconto di esercizio per il 2021 (entrambi i punti all'ordine del giorno sono passati). Nel suo j'accuse Argenziano - che ha fatto un passo di lato scegliendo di sostenere la candidatura della figlia Angela nella lista guidata da Angelo Racioppoli - ha lanciato una vera e propria invettiva sull'immobilismo che avrebbe, a suo dire, caratterizzato l'amministrazione guidata dal sindaco Raffaele Porfidia che ha governato il paese nell'ultimo quinquennio. 

L'invettiva contro gli assessori

Il capogruppo dell'opposizione - così - ha passato in rassegna i protagonisti dell'amministrazione uscente dall'assessore al bilancio, Antonio Gadola, che "non ha mai illustrato il contenuto né di un bilancio né di un rendiconto, tantomeno qualche scostamento di bilancio anche se ce ne sono stati a decine e decine". Poi è stata la volta anche dell’assessore ai servizi sociali "inesistente" e del delegato alla gestione dei rifiuti "che non sa il contenuto del Pef della Tari. Chiedete scusa ai cittadini di Recale ed andate a casa", ha tuonato in aula.

Nel mirino è poi finito l'assessore ai Lavori Pubblici. "Il finanziamento per l’abbattimento e ricostruzione della Scuola Elementare "Falcone" fu assegnato dalla Regione Campania al Comune di Recale nel 2017 e ad oggi dopo cinque anni non sono iniziati  neanche i lavori" mentre sulla caserma dei carabinieri "i lavori sono fermi dal 2016, ed anche se non è competenza del Comune, Carissimo sindaco, il terreno per la caserma è stato comprato dai cittadini di Recale e l’hanno donato ai Carabinieri, quindi hanno il dovere di rendicontare alla cittadinanza perché quei lavori sono fermi da sei anni", ha riferito ancora all'aula Argenziano. E ancora. Il recente rifacimento delle strade: "Tra massimo un paio di anni saranno nelle stesse condizione di oggi". 

Il Puc e la 'strana' assenza del sindaco

Argenziano elenca anche le occasioni perse come quella del progetto "per la regimentazione delle acque superficiali della località "Camposciello" - al quale il Comune - ha modificato e finanziato il progetto per lo sfondamento delle strade in zona “Ponte Viola” trasformandolo in una vera e propria urbanizzazione di quei lotti di terreno". Poi la stoccata all'avversario di 5 anni fa: il sindaco Raffaele Porfidia che - mantenendo la delega all'urbanistica - avrebbe approvato "l'adeguamento del Puc" e che ", non è stato mai assente in nessuna delibera ne di Consiglio Comunale ne di Giunta, mentre nella Delibera di approvazione del Puc, l’unico assente chi era? Proprio lui, l’onnipresente,  delegato all’urbanistica nonché Sindaco". 

Stoccata ai 'vecchi amici'

Non è mancata, infine, una stoccata ai vecchi amici, eletti nelle fila dell'opposizione e candidati o sostenitori di Porfidia alle amministrative: "oggi siedono dall’altra parte, illudendosi di essere tenuti a galla dal potere e aggrappandosi ad un unico interesse: quello di pensare a sé stessi e non agli altri, restando schiacciati come cittadini e come persone da quello stesso potere. Per realizzare i propri sogni c’è bisogno di libertà e non di ordini calati dall’alto", ha chiosato Argenziano. 

La replica di Porfidia

Un'invettiva che ha provocato la dura reazione del sindaco Porfidia che ha replicato: "Per cinque anni abbiamo operato all'unisono con la priorità assoluta di migliorare la vivibilità e l’immagine della nostra città, con un gruppo di consiglieri ispirati dal bene per Recale e liberi da qualsiasi forma di interesse personale. Ci siamo mossi sempre nei confini procedurali e normativi realizzando infrastrutture, garantendo servizi reali. Tendendo fede alla nostra cultura politica, abbiamo anteposto i fatti alle parole. Gli attacchi privi di fondamento, - continua il sindaco - arrivati dall’opposizione in occasione della riunione conclusiva del consiglio comunale non sono rispondenti alla verità. In sede di Consiglio Comunale il sindaco ha descritto analiticamente con il suo intervento tutto ciò che è stato realizzato da questa amministrazione, dimostrando che tutto quello che il consigliere Argenziano Antimo ha asserito non è aderente alla verità. Faccio un augurio accorato ai tutti gli aspiranti futuri consiglieri ed un saluto sentito a coloro che, per scelta dei recalesi, o per decisione, propria non rappresenteranno più la nostra comunità nelle sedi istituzionali. Sono certo, quindi, che i cittadini di Recale, unico giudice inappellabile dell'operato dei delegati alla pubblica assise, ci consentirà di continuare per altri cinque anni a costruire il paese che tutti vogliamo. Per noi è solo un arrivederci nella prospettiva di un altro quinquennio di impegno e dedizione per Recale, la città che da sempre amiamo", conclude il primo cittadino candidato per la riconferma. 
 

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