Inchiesta Dda sugli appalti, consiglieri denunciano: "Troppe coincidenze sospette"
Il gruppo di 'Uniti per Cesa' annunciano istanza di accesso agli atti per verificare tutte le ditte e i professionisti che hanno beneficiato di affidamenti
Tra una settimana scadrà il termine entro il quale i consiglieri comunali Ernesto Ferrante, Carmine Alma, Amelia Bortone e Maria Paola Verde - in pratica a tutti i componenti dell’intera opposizione del consiglio comunale di Cesa - dovranno giustificare ancora una volta le assenze alle adunanze del civico consesso tra fine marzo e luglio dello scorso anno (parliamo del 2022, di oltre un anno fa).
Intanto i consiglieri non abbandonano l’attività politica e denunciano: "Leggendo uno stralcio dell'ordinanza applicativa delle misure cautelari nei confronti dell'ingegnere Piero Cappello, responsabile dell'Utc-Settore Lavori Pubblici presso il Comune di Cesa dal maggio 2021, e di altri soggetti ritenuti legati ai clan camorristici locali, si evincono alcune cose".
E qui la denuncia dei consiglieri del gruppo di ‘Uniti per Cesa’: "Il nome della ditta al centro del polverone: CGS". I consiglieri oltre uno stralcio dell’ordinanza hanno anche pubblicato la determina di affidamento dei lavori in via Fratelli Cervi, dopo revoca alla precedente ditta e successiva procedura di interpello. "A chi tocca il ricco appalto da oltre due milioni di euro? Proprio alla CGS”, denunciano. Ed ancora: “E dopo la rinuncia alla Direzione tecnica dei lavori da parte della Rti e prima dell'individuazione del nuovo operatore, a chi era stata affidata la stessa, per velocizzare le operazioni, e prima che passasse in via definitiva alla Teknaproject S.R.L con determina datata 10-10-2023? Proprio all'ingegnere Cappello, già RUP del procedimento del 17-05-2021. Senza alcuna pretesa di sostituirci ai professionisti della Dda, è innegabile che già da questa prima sommaria "lettura" degli affidamenti posti in essere dall'ufficio tecnico del Comune di Cesa, emergano troppe coincidenze”.
I consiglieri, poi, annunciano che “A tutela dei cittadini, a cui appartengono i soldi degli appalti pubblici ed ai quali devono essere garantiti servizi nella più assoluta trasparenza e nella massima legalità, presenteremo a breve un'istanza di accesso agli atti per verificare tutte le ditte e i professionisti che hanno beneficiato di affidamenti sui lavori eseguiti in questi ultimi anni a Cesa e un'interrogazione a risposta orale al consigliere con delega ai Lavori Pubblici. Come abbiamo sempre fatto, lasceremo che siano le carte a parlare”.
Intanto nei giorni scorsi Cappello, assistito dal suo legale Giuseppe Stellato, si è presentato dinanzi al gip per l'interrogatorio di garanzia. Ha risposto alle domande respingendo con fermezza le accuse mosse nei suoi confronti dai pm dell'antimafia.