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Antenna in centro, l'opposizione punta il dito contro sindaco e assessore all'Ambiente

Cutillo attacca: "Politica del terrore sui sacchetti, ma non guardano il pericolo delle onde elettromagnetiche"

“Nei prossimi mesi Casaluce rischia di essere inondata non da acque meteoriche, ma da onde elettromagnetiche, inaspettato regalo della nostra amministrazione e dell'assessore all'ambiente”. A parlare è il gruppo di opposizione ‘Uniti per cambiare’, attraverso il suo leader, Antonio Cutillo. Il tema al centro della questione è lo stesso che sta creando dibattito politico da mesi, la realizzazione di un’antenna Iliad in centro. Al Tar, come annunciato qualche giorno fa dal sindaco Francesco Luongo il primo round è andato al Comune, che si è costituito in giudizio contro l’impianto.

“Una classe politica che, all'atto dell'insediamento, non è stata un grado di fare una ricognizione dello stato di fatto del settore ed ha messo in atto, con a capo l'assessore Sorrentino, una politica del terrore sui sacchetti dei rifiuti, senza mai alzare lo sguardo verso l'alto per cogliere l'invisibile pericolo delle onde elettromagnetiche”, ha sottolineato Cutillo attaccando la maggioranza. “Oggi – ha aggiunto - il sindaco si fregia di essersi costituito in giudizio a differenza di ciò che sarebbe accaduto in passato, ma noi riteniamo che questa sia una sconfitta camuffata di vittoria, la sconfitta di uno staff e di un assessore in particolare che, nel 2023, pur muovendosi da rodata e autoproclamata esperta ambientale, non è stata in grado di porre, in cima alle priorità del suo mandato, l'adozione di un Regolamento in materia di installazione di antenne di radiotetelefonia mobile. Ad oggi non possiamo che proporre alla società Iliad di spostare altrove la propria antenna e, anche con riferimento a questa alternativa, non ci risulta che il sindaco si sia attivato per l'individuazione di un sito a ciò destinato. E dopo il danno, la beffa di dover affrontare un giudizio dall'esito tutt'altro che scontato. Sappiano i cittadini che siamo oggi coinvolti in tale giudizio (a nostre spese), per colpe riconducibili non solo al passato, ma anche all'imperdonabile disattenzione e superbia di chi ci governa. Sappia il Sindaco, con la sua maggioranza, che la volontà dei casalucesi andrà in deroga alle leggi che ci penalizzano e che il rumore delle nostre proteste sovrasterà il pericoloso silenzio delle onde che ci avvolgono”.

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