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Gli allevatori incassano il sostegno della comunità: "Reazione straordinaria a nostra protesta"

Fabbris evidenzia l'assenza di De Luca e delle parti politiche ritenute responsabili del piano

Tanta solidarietà agli allevatori bufalini casertani che da mesi ormai si stanno battendo per la modifica del piano di eradicazione della brucellosi e della tubercolosi dagli allevamenti. Ieri l'ultimo episodio della protesta quando i trattori hanno paralizzato la Domitiana dopo il tentato suicidio di un allevatore che ha subito l'abbattimento totale dei capi della sua stalla.

Una protesta che ha trovato riscontri nella solidarietà delle persone. “Siamo sorpresi della grande solidarietà che i cittadini e tanta parte della società civile stanno rivolgendo alla nostra iniztiva in difesa del Patrimonio Bufalino e del diritto al cibo buono e sicuro - commenta Gianni Fabbris, portavoce del Coordinamento degli Allevatori - Gli innumerevoli messaggi di sostegno che in questi giorni stanno arrivando alla resistenza degli allevatori bufalini casertani sono per noi particolarmente importanti. E’ chiaro che il senso e gli obiettivi della nostra battaglia di mesi per difendere il territorio, il cibo prodotto dagi trasformatori artigiani e dagli allevatori dall’aggressione della speculazione, sta arrivando a milioni di cittadini. E’ il segno, finalmente, che nella coscienza del Paese e della sua società civile e democratica si fa strada sempre di più la consapevolezza di quale sia la posta in gioco. Siamo di fronte ad un bivio che chiama in causa il futuro di tutti noi. Diventeremo definitivamente una piattaforma commerciale speculativa o riusciremo a garantire, con la Sovranità Alimentare, il mantenimento dello straordinario rapporto con il territorio e le sue comunità che ha fatto grande nel tempo la nostra agricoltura e il nostro cibo? L’avranno vinta gli interessi degli agricoltori, degli allevatori e dei pescatori e dei consumatori o quelli delle lobbies speculative garantirte dagli apparati politici e sindacali?”.

La protesta degli allevatori è ora un fiume in piena. “Una reazione straordinaria che si va allargando da parte di un numero incredibile di persone che ci dimostra come, quando i cittadini sono messi nella condizione di avere una informazione trasparente e corretta, sanno bene da quale parte stare per tutelare i propri interessi. La resistenza degli allevatori casertani oggi parla dello sforzo di tanti allevatori, agricoltori e pescatori per affermare il diritto millenario a continuare a produrre il cibo di territorio per i cittadini e le comunità e la risposta solidale dei cittadini ci dice chiaramente di quanto sempre più consapevole sia l’obiettivo di difendere le nostre radici e il diritto generale alla democrazia ed alla giustizia sociale.”

Fabbris ha poi ringraziato "tutti gli esponenti politici e i partiti che si sono schierati a sostegno delle ragioni degli allevatori, richiamandoli alla responsabilità ed alla coerenza: la politica è capace di contribuire a far diventare il caso della difesa dell’allevamento della bufala, della mozzarella e del contrasto alla speculazione come la grande questione nazionale che merita? Chi di voi e come, con quali proposte e atti concreti, può oggi garantire che la politica nazionale (finora “in tutt’altre faccende affaccendata”), dimostrando di aver finalmente capito quale è la posta in gioco nel tutelare la difesa degli allevatori e dei trasformatori artigianali, saprà garantire l’attenzione e le risposte che servono? Chi saprà assicurare nella prossima legislatura che le cordate delle lobbies speculative contrarie agli interessi dei cittadini e degli allevatori che nei decenni scorsi hanno condizionato la politica di tutti i segni politici, saranno tenute a distanza?". 

Fabbris, infine osserva: “Di fronte a tanta solidarietà dei cittadini e della politica che torniamo a ringraziare, stupisce, comunque, il silenzio di quelle forze che finora hanno governato in Regione Campania e il Ministero della Salute. Un silenzio rumorosissimo e inquietante; intollerabile. Attendiamo con fiducia di sapere quale è la posizione, in particolare del PD, di Italia Viva e dei Verdi che esprimono in Campania esponenti politici che occupano le cariche di governo e istituzionali da cui ci attendiamo le risposte che tardano ad arrivare. Cosa pensano i loro partiti di questo silenzio? Cosa pensano del fatto che dalla Giunta Regionale della Campania il confronto è negato fino ad arrivare alla sprezzante risposta del silenzio di fronte ai drammi ed alla sofferenza sociale di un intero territorio? E’ questa la risposta che i cittadini devono attendersi alla loro richiesta di ascolto e confronto?”.

“Il 22 agosto è vicino, le liste elettorali saranno composte e i cittadini, con gli allevatori, potranno prendere atto di quale sarà stata e di quanto responsabile sarà la risposta alle loro istanze” conclude Gianni Fabbris ricordando che il Movimento, intanto, sta preparando per mercoledì 24 agosto una assemblea per definire l’agenda de “l’Altra Campagna Elettorale, quella degli allevatori. Una Campagna il cui merito sarà deciso, più che dagli allevatori, dalle risposte e dalle non risposte che nel frattempo saranno arrivate. Risposte che gli elettori meritano di conoscere”.

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