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Attualità Casal di Principe

L'abbraccio di Casal di Principe a Mattarella: "Segno di speranza"

Voci bianche per l'Inno d'Italia, i sorrisi col vescovo e la commozione sulla tomba di Don Peppe Diana. "Una giornata indimenticabile"

"Benvenuto Presidente". La sveglia è suonata all'alba, migliaia di cittadini hanno indossato l'abito della festa per l'arrivo a Casal di Principe del Capo dello Stato Sergio Mattarella. Un evento annunciato da giorni, e che è riuscito a smuovere i cuori di tutti, anche di coloro che non sono appassionati di politica o che magari non avevano intenzione di partecipare. "Pensavo fosse la solita passarella, ma poi ho pensato che questo fosse un messaggio importante per la nostra città". Lo dice un commerciante della zona, quasi si commuove. Sono le 9.30, Casal di Principe è blindata ma "ho offerto già tanti caffè nel mio bar, tante forze dell'ordine già da alcuni giorni". E quando si pensa lo abbia fatto per pubblicità bisogna immediatamente ricredersi: "Non voglio comparire, è un piccolo omaggio a delle istituzioni dello Stato che ci difendono ogni giorno". Verrebbe da dire, semplicemente, chapeau. Poi passano i minuti, i cittadini presenti sono sempre di più. La città è stata messa a lucido: non c'è una buca sulla strada che percorrerà il presidente della Repubblica. "Dovrebbe venire una volta ogni 3 mesi - dice un anziano sorridendo - purtroppo non sempre si fanno questi lavori". E ne ha tutte le ragioni, così come le hanno anche gli uffici comunali che non hanno risorse nemmeno per comprare la carta per la stampante.

L'arrivo al cimitero e l'omaggio alla tomba di Don Peppe Diana

Sono le 10.30 e puntuali ecco le sirene: sventolano centinaia di bandiere tricolori sul percorso di Mattarella. Il Presidente dopo essere arrivato in treno ad Afragola raggiunge, come prima destinazione, il cimitero per omaggiare la memoria di Don Peppe Diana, il parroco anticamorra ucciso ben 29 anni fa. Una 'toccata e fuga', una stretta di mano col sindaco Renato Natale, un abbraccio ai familiari del sacerdote e poi di nuovo in auto per raggiungere il vicino istituto scolastico per un incontro con gli studenti.

Il messaggio di speranza per tutta la comunità

Via La Pira, dove insiste il plesso 'Carli', è pieno di cittadini di Casal di Principe. Centinaia di anziani. "Potrebbe essere la nostra ultima volta, non potevamo perderci la possibilità di vederlo da vicino". Fanno quasi tenerezza perché stringono tra le mani con onore quel tricolore che hanno deciso di onorare con sacrifici e lavoro, come la Costituzione impone. Mattarella arriva ma viene subito scortato verso la scuola, il protocollo è stringente, e non manca un pizzico di malumore per i presenti che pensavano "ad una minima passerella". Circa 50 minuti di 'lezione' del Presidente Mattarella, accolto anche dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, e poi nuovo step. Nuova 'passeggiata' tra i vicoli di Casal di Principe.

I sorrisi col vescovo e l'inno d'Italia dei bambini

L'arrivo nella Parrocchia di San Nicola è celebrato con amore, passione, voci bianche e immensi sorrisi. Mattarella non sembra per nulla stanco, anzi con quella sua forza d'animo nasconde gli 81 anni che renderebbero difficile vivere queste 'corse' per qualsiasi altra persona della sua età. Ad accogliere il Capo dello Stato questa volta è il vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, che poi percorre insieme a lui pochi metri tra i festanti canti dei presenti. Le emozioni poi vivono nell'Inno d'Italia cantato da oltre 30 bambini, alcuni davvero piccolissimi. Il Presidente della Repubblica si ferma con loro, il protocollo può attendere. Canta l'inno coi bambini e poi applaude alla performance dei giovanissimi studenti delle scuole di Casal di Principe. Ringrazia i presenti, anche coloro che lo 'incitavano' dai balconi. C'è da vivere un altro momento intenso, perché proprio in quella chiesa Don Peppe Diana spirava 29 anni fa il suo ultimo respiro. Sono momenti di dolore, Mattarella sa cosa vogliano dire queste sensazioni di profonda rabbia contro la criminalità organizzata. Poi il ritorno tra la gente, per una breve passerella fino all'auto, che lo porterà alla Nuova Cucina Organizzata, nata su un bene confiscato alla camorra.

Le emozioni del vescovo Angelo Spinillo

"Vedere la presenza della più alta carica dello Stato qui incoraggia un cammino futuro, e nell’incoraggiarlo ci invita a essere protagonisti di tutto questo". Lo dice con emozione anche il vescovo Angelo Spinillo. "Il Presidente ha espresso la sua attenzione ai luoghi in cui don Peppe Diana ha vissuto ed è stato ucciso e poi ha sviluppato questa attenzione all’annunzio del messaggio del Natale del ‘91, all’annunzio che deve poter essere per tutti noi di impegno a dialogare, a essere creativi perché si possa sviluppare una dimensione nuova del vivere sociale".

L'arrivo al ristorante e il pranzo con eccellenze casertane

Mattarella poi si gode anche quella che è un po' anche la sua terra. Non poteva di certo mancare in questa sua importante manifestazione di vicinanza alla città di Casal di Principe ma in generale della provincia di Caserta anche una bella mozzarella. Gliela preparano i rappresentati di Nco (Nuova cucina organizzata), un luogo realizzato in un bene confiscato alla camorra. Per il Presidente della Repubblica un menù con le eccellenze enogastronomiche tipiche del Casertano, dalla bufala dop al maialino nero passando per la melannurca e le fragole. E quindi un omaggio per il ritorno a casa: il 'pacco alla camorra', una confezione di generi alimentari prodotti su terreni e beni confiscati ai clan. "Siamo felici ed orgogliosi - dicono i ragazzi del ristorante Nco - della visita del Presidente Mattarella a Casal di Principe. La sua presenza oggi ha un significato fortemente simbolico e ci incoraggia ulteriormente a continuare il cammino. Grazie presidente". 

Un 'Grazie presidente' che vibra in tutta Casal di Principe perché questa volta la città casalese è vista come terra di riscatto, come luogo di lotta forte alla criminalità. Spesso contano tanto anche i gesti, e Mattarella ha scritto - per sempre - una pagina indimenticabile della storia di questa terra.

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